sabato, Settembre 13, 2025

Labubu, sono andato a un rave dedicato ai pupazzetti e mi sono quasi convertito al culto

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Alla festa, ogni piazza della pista da ballo è quasi occupata, e per ogni persona presente assume un significato diverso: Per alcuni è un universo, per altri una chiesa e per molti altri ancora è solo un altro venerdì sera con gli amici.

“Sono una falsa, sono una falsa”, dice Mercedes, 20 anni, che non possiede un Labubu e non sa molto di questa tendenza. Sorride e finge di schermarsi il viso, come se la sua copertura potesse saltare. È venuta a festeggiare con gli amici a sostegno di Jungle House, i produttori dell’evento di stasera. “Dobbiamo divertirci, sai”.

Avery, 26 anni, non voleva perdersi l’evento. Indossa una camicia a maniche lunghe a rete rosa e ha quattro Labubus agganciate alla vita dei jeans. “È una specie di parente dei Funko o dei piccoli Tamagotchis. Puoi metterlo in borsa e portarlo con te ovunque”. Per lui, un Labubu è l’accessorio perfetto. “Ero a un altro rave. Ne ho portato uno all’Hard Summer e tutti dicevano: ‘Oh mio Dio, Labubu! Oh mio Dio, Labubu! Oh mio Dio, Labubu!”. Gli chiedo se averne uno lo faccia sentire parte di una comunità più grande, con un senso condiviso di scopo. “Forse, non lo so. Sono una puttana dell’attenzione. Adoro l’attenzione”.

Nell’angolo in fondo, una giovane coppia si bacia su un remix techno di “Give Me Everything” di Pitbull – non posso fare a meno di chiedermi se abbiano aspettato un momento come questo per tutta la sera – e la folla, presa dall’euforia della serata, canta all’unisono: Per quanto ne sappiamo potremmo non avere domani / facciamolo stasera“. Si salta e ci si dimena; le persone si scontrano l’una con l’altra come onde sulla riva, stordite dalla gioia. Non molto tempo dopo, dall’impianto audio sgorga un flip di “Crank Dat” di Soulja Boy, che avvolge la pista da ballo in un pandemonio ancora maggiore.

Mentre osservo lo svolgersi della scena, sono colpito dall’abbandono selvaggio di tutto ciò. È una tendenza sciocca e sopravvalutata che non ha mai avuto molto senso per me, ma con uno scopo che non riuscivo nemmeno a vedere. Sono andato al rave in cerca di un significato e tutto ciò che ho ottenuto è stata una festa.

“Sono solo divertenti”, dice Avery dei Labubu prima di scomparire tra la folla.

Stasera è l’unica cosa che conta.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.

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