venerdì, Settembre 26, 2025

Apple Watch Series 11, cosa cambia rispetto al Series 10: recensione e prova

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A guardarlo bene, Apple Watch Series 11 sembra identico al 10. E in parte lo è. Ma dietro il déjà-vu estetico, che ogni anno a settembre sembra ripetersi, Apple ha lavorato di fino: batteria che dura di più, vetro più robusto, nuove notifiche di ipertensione. Piccoli ritocchi che non fanno i fuochi d’artificio, ma che migliorano un prodotto giunto all’undicesima versione e talmente apprezzato da essere, da tempo, l’orologio più venduto al mondo.

Le novità rispetto a Series 10

Apple non ha cambiato dunque la formula del suo smartwatch di punta, ma ha scelto di raffinarla. Esteticamente, come detto, non ci allontaniamo dal modello Series 10, e questo potrebbe deludere chi aspettava qualche upgrade. Ma le differenze si trovano sotto la superficie: la batteria dura fino a 6 ore in più, il vetro anteriore è due volte più resistente ai graffi (secondo Apple) e fanno il loro debutto il punteggio del sonno e le notifiche di ipertensione, un passo ulteriore verso la trasformazione dell’orologio in un compagno medico da polso. Poche novità? Nel caso di chi scrive, sono tutte buone ragioni per l’acquisto (soprattutto l’ultima).

Per la prima volta, l’Apple Watch è infatti in grado di inviare notifiche in caso di possibili episodi di ipertensione. Non misura la pressione sanguigna come farebbe uno sfigmomanometro, ma sfrutta una combinazione di sensori ottici e algoritmi per rilevare variazioni anomale che potrebbero indicare un aumento della pressione. L’obiettivo è offrire un allarme precoce che spinga l’utente a consultare un dottore. L’ipertensione non diagnosticata colpisce un adulto su tre a livello globale e può portare a problemi a lungo termine come infarti, ictus o malattie renali. Apple riporta che la nuova funzione è stata sviluppata sulla base di studi che hanno coinvolto oltre 100mila partecipanti e conta che venga presto autorizzata dalla Food and drug administration statunitense. Nei test, le notifiche si sono dimostrate coerenti con le situazioni di stress o attività intensa, segno che la tecnologia è promettente, pur con i limiti di un sistema pensato per il monitoraggio quotidiano e non per la diagnosi clinica.

Autonomia allungata

Altra novità importante è l’aumento della durata della batteria, problema da sempre annoso per l’Apple Watch. La carica di Series 11 dura fino a 6 ore in più rispetto ai modelli precedenti, che si traducono in circa un giorno pieno di uso misto, con sessioni di allenamento, notifiche e display sempre acceso. Non è ancora lo smartwatch “da una settimana” che molti utenti sognano, ma è un miglioramento concreto, soprattutto per chi utilizza il dispositivo di notte per il monitoraggio del sonno.

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