venerdì, Settembre 12, 2025

Fake news, la nuova disciplina che ci insegna a riconoscerle

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Intergovernmental panel on climate change, o Ipcc) è stato fondato nel 1988 dopo decenni in cui la comunità scientifica aveva cercato inutilmente di dare l’allarme sul riscaldamento globale. A trentacinque anni di distanza, di fatto non esistono ancora misure vincolanti a livello internazionale per affrontare il cambiamento climatico. Negli Stati Uniti, il maggiore produttore di gas serra e la seconda più grande fonte di inquinamento del mondo, si sono susseguiti fallimenti sul piano legislativo, come dimostra la recente sentenza della Corte suprema che limita i poteri del governo nella regolazione delle emissioni prodotte dalle centrali elettriche.

Ora sappiamo che negli Stati Uniti la causa dell’incapacità della politica di agire sul cambiamento climatico è in gran parte dovuta alla rete messa in piedi dall’industria dei combustibili fossili per mettere in discussione la scienza che sta dietro al riscaldamento globale e le misure per contrastarlo. Questa attività di disinformazione, tutt’ora in corso, ha coinvolto almeno 4556 persone collegate a 164 diverse organizzazioni. Per continuare a negare gli effetti del cambiamento climatico le aziende hanno investito almeno 9,77 miliardi di dollari dal 2003 al 2018, assicurandosi in questo modo altri cinquant’anni per l’estrazione di combustibili fossili e un ritardo della transizione verso l’energia pulita.

L’Independent petroleum association of America (Ipaa) – finanziata da colossi come Bp, Shell, Chevron e altre società di combustibili fossili – ha messo in dubbio l’esistenza del cambiamento climatico e ha incolpato termiti e vulcani dei disastri ambientali. Ora che gettare dubbi sugli aspetti scientifici dietro la crisi del clima è diventato più difficile, l’associazione semina dubbi sulle misure da adottare. In risposta ai movimenti studenteschi che incoraggiano le università americane a rinunciare alle sovvenzioni delle aziende di combustibili fossili, per esempio, nel 2015 l’Ipaa ha acquistato un sito e iniziato a finanziare professori e consulenti.

La scuola di agnotologia

Lo studio della produzione deliberata di ignoranza o dubbi – che prende il nome di agnotologia – è sempre più popolare. Oggi, per esempio, il Climate social science network, una rete avviata dalla Brown University nell’autunno del 2020, comprende circa trecento studiosi (tra cui anche la sottoscritta) ed è in gran parte dedicata allo studio dell’ostruzionismo alle politiche climatiche a livello globale, in cui hanno un ruolo di primo piano anche le società di pubbliche relazioni. Nel 2023, le università che fanno parte della rete inizieranno a istituire unità di studio dedicate alla ricerca di modi per proteggere la conoscenza scientifica dagli interessi del governo, della religione e della libera impresa.

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

Charlie Kirk, la mappa di tutte le sparatorie avvenute negli Stati Uniti mentre veniva ucciso

Poiché serve un esercito per difendere la sicurezza di uno Stato libero, non può essere violato il diritto dei...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img