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La domanda però è perché farlo. Da fan di Star Wars, capisco il desiderio di tornare nel proprio mondo di fantasia preferito. In questo caso, tuttavia, non stiamo parlando di una nuova serie basata su personaggi mai esplorati prima, ma di Disney+ che decide di trasformare Una nuova speranza in una stagione televisiva. Messi insieme, gli otto film su Harry Potter esistenti durano già una ventina di ore. Certo, alcuni aspetti sono state poco approfonditi o tralasciati, ma i fan che muoiono dalla voglia di avere altri contenuti ispirati al franchise hanno a disposizione uno spettacolo teatrale, un parco a tema, un videogioco e l’intera saga cinematografica di Animali Fantastici per tornare al Wizarding World.
Tutto questo dovrebbe essere sufficiente. Di recente, ho sottolineato come il film di Super Mario potrebbe essere uno stratagemma per attirare una nuova generazione di gamer verso il videogioco, e quindi ovviamente capisco le intenzioni dietro alla decisione di Warner Bros. Discovery. Ma almeno l’ultimo adattamento sulle avventure dell’idraulico baffuto si è sforzato di mettere sullo schermo una storia nuova. Dedicare dieci anni a una storia che è già stata raccontata fino alla nausea è semplicemente pigro.
Inoltre, potrebbe non essere così semplice. Molti degli attori dei film originali hanno successivamente condannato i commenti di Rowling sul conto delle persone trans. A qualsiasi persona che parteciperà al progetto – attori, registi, sceneggiatori – sarà chiesto, come giusto, di commentare le opinioni della scrittrice e il suo coinvolgimento in una serie in cui figura come produttrice esecutiva.
Forse, quindi, questo articolo alla fine parla davvero di Rowling. Perché oltre a sembrare la riproposizione di una cosa già vista, la nuova serie nasce da una persona che ha fatto commenti che molti trovano offensivi. Quando gli è stato chiesto se pensava che le opinioni di Rowling avrebbero complicato il reclutamento di talenti per la serie, Casey Bloys, responsabile dei contenuti di Hbo e amministratore delegato di Max, ha rifiutato di commentare. “Ovviamente, la storia di Harry Potter è incredibilmente positiva e parla di amore e accettazione di sé – ha detto ai giornalisti –. Questa è la nostra priorità: ciò che si vede sullo schermo“.
Lo show rifletterà il punto di vista di Rowling? Il comunicato stampa che annunciava la serie promette che la serie sarà “fedele“, una dichiarazione che, come ha sottolineato Kathryn Van Arendonk su Vulture, la condanna a essere un’opera noiosa “che non fa scelte sue“. Se così fosse, questo nuovo progetto si limiterà a ripetere cose che sono già state raccontate.