giovedì, Settembre 11, 2025

L'intelligence americana ha ammesso di aver acquistato i dati personali dei cittadini

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

Le agenzie di spionaggio e di intelligence americane acquistano enormi quantità di informazioni sensibili sui cittadini statunitensi, inclusi dati da computer, smartphone e veicoli connessi alla rete. Una rivelazione confermata per la prima volta da un rapporto declassificato pubblicato lo scorso venerdì dall’Ufficio del direttore dell’intelligence nazionale (ODNI), a seguito della richiesta del senatore Ron Wyden di rivelare come l’intelligence americana utilizza davvero i dati sensibili disponibili in commercio. Il rapporto era stato richiesto da Avril Haines, direttore dell’intelligence nazionale, già nel 2021 con il chiaro intento di portare alla luce una rete di accordi commerciali segreti tra broker di dati e membri della comunità dell’intelligence statunitense. Quello che ne è venuto fuori è stato incredibile: le agenzie di spionaggio stanno “acquistando informazioni sugli americani che il Congresso e la Corte Suprema hanno chiarito che il governo non dovrebbe avere”, ha rivelato a Wired l’avvocato Sean Vitka.

Il dettaglio che più sconvolge del rapporto, infatti, è proprio che il governo crede di poter rintracciare i telefoni di “milioni di americanisenza un mandato, purché paghi per ottenere quelle informazioni. Se si limitasse a chiedere semplicemente l’accesso alla posizione di un dispositivo, l’azione del governo sarebbe considerata una “ricerca” del quarto emendamento e richiederebbe l’approvazione di un giudice. Ma dato che le società che raccolgono dati sono disposte a venderli – e non solo al governo -, il governo li considera “disponibili pubblicamente” e quindi si sente in diritto di poterli acquistare. Ma per quanto la notizia delle informazioni degli utenti nelle mani delle agenzie di spionaggio abbia creato scalpore, il governo si è voluto concentrare piuttosto sul dimostrare che le informazioni personali degli americani sono alla mercé di chiunque, inclusi i cybercriminali e le nazioni “nemiche”.

Allo stato attuale, infatti, gli Usa non hanno una legge sulla privacy o sulla protezione dei dati che regoli la condivisione o la vendita delle informazioni private dei suoi cittadini. Secondo quanto riferito dal rapporto, infatti, nei casi in cui le informazioni degli americani sono apertamente in vendita al pubblico, le agenzie di intelligence possono acquistarle anche se solitamente devono ottenere un mandato approvato dal tribunale per avere i dati degli utenti da una società telefonica o tecnologica. E nonostante questi dati vengano generalmente venduti all’ingrosso, è chiaro che le agenzie hanno la possibilità di “deanonimizzarli” per avere informazioni dettagliate riguardo a ogni singolo cittadino: dove vive, dove lavora o persino se ha partecipato a una protesta o a un raduno. Il tutto sulla base della posizione del suo smartphone.

In ogni caso, anche se non è ancora chiaro perché le agenzie di intelligence abbiano acquistato i dati personali degli americani, la problematica sollevata dal senatore Wyden riguarda piuttosto il pericolo rappresentato dalle “società private che raccolgono e vendono questi dati”. Secondo il rapporto dell’ODNI, infatti, se finissero nelle mani sbagliate queste informazioni “potrebbero facilitare il ricatto, lo stalking, le molestie e la vergogna pubblica”. Un problema da non sottovalutare, soprattutto considerando i reali “nemici” degli Stati Uniti.

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

Charlie Kirk, cosa sappiamo dell'attentato all'attivista di destra americano

Charlie Kirk, una popolare personalità di internet statunitense e cofondatore dell'organizzazione conservatrice Turning Point USA, è stato colpito da...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img