giovedì, Settembre 11, 2025

Google dovrà vendere parte delle sue attività pubblicitarie

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Google dovrà vendere parte delle sue attività pubblicitarie. Lo ha ordinato la commissaria per la Concorrenza dell’Unione europea, Margrethe Vestager, in un nuovo intervento dell’antitrust europea per spezzare i monopoli delle grandi aziende tecnologiche. L’accusa è di aver favorito i propri prodotti e i propri servizi pubblicitari a discapito dei concorrenti.

Solo la cessione obbligatoria di una parte dei servizi pubblicitari posseduti da Google può risolvere i problemi in materia di concorrenza”, riscontrati a seguito di un’indagine durata due anni sulle pratiche scorrette della compagnia di Alphabet, ha sottolineato l’autorità nel comunicato stampa diffuso per dare la notizia.

“L’individuazione di questi comportamenti può essere molto impegnativa – ha sottolineato la commissaria Vestager -. Ogni volta che è stato individuato un comportamento scorretto, Google ha semplicemente modificato il suo comportamento in modo da renderlo più difficile da individuare, ma con gli stessi obiettivi e con gli stessi effetti”.

Ma alla fine, dopo due anni, l’antitrust europea è riuscita a dimostrare come Google abbia abusato del suo monopolio nel settore della pubblicità online, favorendo la propria piattaforma di annunci, AdX, nelle aste tenute sul server pubblicitario Dfp e nelle offerte fatte dai suoi servizi Google Ads e Dv360 sulla piattaforma.

Questo comportamento, dovuto alla posizione dominante di Google, ha danneggiato sia i concorrenti di Google, sia gli editori, facendo levitare i costi per gli inserzionisti, si legge nella nota della commissione. E data la reiterazione di queste pratiche, la commissione per la Concorrenza ha ritenuto insufficienti i possibili “rimedi” autonomi posti in essere da Google, specificando come il “conflitto di interessi” in atto possa essere risolto solo tramite la cessione di una parte delle attività della compagnia.

L’azione europea in questa direzione ha motivato anche l’intervento dell’antitrust del Regno Unito, la Competition and market authority (Cma), che da un anno sta indagando sull’abuso di posizione dominante nel mercato da parte di Google. Come riporta il Guardian, la Cma starebbe giungendo a conclusioni congruenti con quelle dell’Unione europea ed è facilmente prevedibile che presto potrebbe arrivare un richiamo simile anche da Londra.

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