martedì, Settembre 9, 2025

Cosa si sa delle “vacanze italiane” dei soldati israeliani coinvolti nel genocidio a Gaza

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“Abbiamo organizzato un nuovo presidio fuori dall’hotel il 7 settembre”, spiega a Wired Antonella. “Nel giardino dell’hotel vedevamo quelle persone, i soldati israeliani. Ballavano al ritmo dei nostri slogan, ridevano e ci facevano il dito medio. Tra noi e loro c’erano due volanti della Polizia, una dei Carabinieri e una della Digos, abbiamo chiesto cosa ci facessero lì ma non ci hanno dato informazioni”. Il Fatto Quotidiano ha citato chat tra dipendenti della struttura e loro superiori in cui si invita a negare ai giornalisti che gli ospiti siano militari dell’esercito israeliano. Fonti della Digos hanno invece negato che si tratti di soldati, sostenendo che quelli in Sardegna siano dipendenti di una compagnia di telecomunicazioni israeliana, la Cellcom. Una realtà molto vicina all’esercito, come si vede dai suoi post social di sostengo ai soldati impegnati nel genocidio a Gaza, con tanto di offerte per telefonati e dati su misura. Wired ha provato a contattare Danielle Elon, responsabile ufficio stampa di Cellcom, per sapere se le persone ospiti della struttura ricettiva sarda siano loro dipendenti. Non è arrivata alcuna risposta.

La replica della struttura ricettiva

Abbiamo contattato anche il Mangia’s resort Curio Collections per avere chiarimenti. “Non abbiamo ricevuto prenotazioni da parte di gruppi militari e non riconosciamo quanto riportato dalla stampa. Non ci è possibile fornire dettagli su persone o gruppi specifici per motivi legati alla tutela della privacy e della riservatezza dei nostri ospiti”, la replica. Abbiamo chiesto poi informazioni al ministero dell’Interno a proposito della presenza delle forze dell’ordine a tutela dell’hotel di Santa Teresa di Gallura, senza ottenere risposta. “I soldati israeliani sono tutelati perché considerati obiettivi sensibili”, ha detto una fonte all’Ansa.

Stress post-traumatico causato dalla disumanizzazione delle violenze

Dal 7 ottobre 2023 l’esercito israeliano ha messo in atto un vero e proprio genocidio nella Striscia di Gaza, come certificato da numerosi rapporti internazionali. I morti palestinesi sono oltre 62mila e nel corso del tempo sono emerse prove delle condotte disumane dei soldati israeliani. Il genocidio in corso sta lasciando qualche strascico psicologico anche sugli stessi soldati. Qualcuno ha disertato, altri hanno iniziato ad accusare sintomi di disturbo da stress post-traumatico (Ptsd): sono circa il 12 per cento del totale e nel 2025 sono 15 i militari israeliani che si sono suicidati.

Le vacanze italiane dei soldati israeliani, tra le bellezze delle Marche e il mare cristallino della Sardegna, sarebbero dei tour organizzati di “decompressione psicologica”, secondo quanto riportato da diversi organi di stampa. Il Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi-Sinistra hanno annunciato interrogazioni parlamentari per sapere se le autorità italiane siano state informate su questi viaggi e se abbiano in qualche modo partecipato alla loro organizzazione. Per ora non è arrivata alcuna risposta dal governo.

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