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La pazienza dei fan di Gta sta finalmente per essere ricompensata: salvo nuovi slittamenti, mancano meno di 12 mesi all’arrivo del nuovo capitolo della saga ambientata a Los Santos, per console Ps5 e Xbox Series X/S; Gta 6 è infatti atteso per il 26 maggio 2026.
La saga di Rockstar Games, pubblicata da Take-Two Interactive Software Inc., deve gran parte del suo successo alle automobili che i giocatori possono scegliere di comprare o rubare all’interno del gioco. Il titolo Grand Theft Auto riflette perfettamente questa dinamica. In un’occasione, però, la somiglianza tra le auto virtuali e i modelli reali ha portato il gioco fuori dallo schermo: Take-Two e alcuni distributori come Micromania, Game e Fnac sono infatti finiti in tribunale.
I casi giudiziari di Gta
A muovere le accuse di violazione del copyright e del design, oltre a concorrenza sleale e parassitaria è stata Ferrari, che ha portato avanti le proprie ragioni presso la corte di giustizia di Parigi. La disputa legale fra la Casa del Cavallino Rampante e Take Two è durata sei anni, iniziando nel 2010 con la sentenza del Tgi (Tribunal de grande instance de Paris) e concludendosi nel 2016 con la decisione della corte di cassazione.
Il contenzioso si è giocato sul filo di lana, con da una parte Ferrari che rivendicava la paternità di due modelli presenti in alcuni dei titoli della saga di Gta; in particolare, la casa di Maranello aveva notato somiglianze fra alcune auto chiamate “Grotti” presenti nei videogiochi e le sue 360 Modena e F40. Anche il nome italiano del produttore e lo stemma di un cavallo seduto, secondo la società italiana, erano un chiaro riferimento al suo design e alla sua storia.
La vittoria di Take Two su Ferrari
Take Two ha lavorato chirurgicamente per difendere i propri interessi, sostanzialmente smontando pezzo per pezzo il design delle auto di Maranello, a sua volta ispiratosi ad altre vetture e che pertanto non poteva definirsi originale.
La corte parigina ha più volte dato ragione a questa affermazione, chiudendo il caso a favore di Take Two Interactive France. Ferrari, interrogata sulla vicenda ormai conclusasi da tempo, ha dichiarato di non voler rilasciare dichiarazioni in merito, sottolineando la sua continua lotta per la difesa del proprio marchio, la tutela delle sue opere e dei suoi partner.
Il caso della startup Automobili Estrema
Da questo primo scontro in tribunale, Take Two ha imparato a fare la voce grossa con chiunque osi chiedere il riconoscimento delle royalties per un design riportato nel gioco, o quantomeno una dichiarazione ufficiale, che riconoscesse la paternità del design, citando il fallito tentativo di Ferrari. È il caso dell’hypercar elettrica Fulminea, di proprietà di Automobili Estrema, una start up italiana guidata da Gianfranco Pizzuto. L’auto sarebbe comparsa in Gta 5 sotto il nome di Pipistrello e creata, nel videogioco, dalla casa svedese Överflöd.