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Le critiche si concentrano principalmente su due temi: il primo è la virata “romance” che la regista sembra voler impartire alla storia. Cime Tempestose non è affatto una storia d’amore, ma un racconto gotico intriso di crudeltà, vendetta e odio razziale. La seconda critica riguarda le ambientazioni: tra salotti, giardini e costumi vaporosi (con tanto di occhiali da sole colorati) l’impressione generale è di un’opulenza molto lontana dalla tenuta degli Earnshaw, archetipo del maniero gotico per eccellenza. Ma è proprio questo slittamento temporale che ha fatto insospettire i fan, facendo emergere una teoria alternativa: e se stessimo assistendo a un’allucinazione?
La teoria virale sul film di Emerald Fennell
Nei giorni successivi all’uscita del trailer, su social come X e Thread ha preso corpo una teoria che sta circolando con molta insistenza. Secondo alcuni utenti, il personaggio interpretato da Margot Robbie non è la “vera” Catherine Earnshaw ma una donna che legge il romanzo di Brontë e inizia a fantasticare ad occhi aperti sul libro, confondendo man mano la realtà con la fantasia.
La storia a cui assistiamo, quindi, è già filtrata, per non dire distorta, dalla sua immaginazione. Per questo viene posta molta enfasi sulle scene d’amore (diciamo così): è la fantasia erotica di una donna che legge il romanzo probabilmente a metà Ottocento, riempiendolo di sospiri e di fantasie sui protagonisti.
Se fosse vero, capiremmo anche le scelte di casting: Margot Robbie sembra troppo adulta, bionda e solare, per interpretare l’inquieta Cathy, un’adolescente pallida e scompigliata. Semplicemente, sono due persone diverse.
Gli indizi nascosti nel trailer e nella locandina
Fino ad oggi, né la regista né i due attori protagonisti hanno svelato qualcosa che possa confermare o no la teoria. Ci sono però alcuni indizi che potrebbero irrobustire questa ipotesi. Innanzitutto, proprio i tanto criticati costumi di Margot Robbie, che non corrispondono alla moda tardo settecentesca: probabilmente è una ricca nobildonna di epoca vittoriana.
La teoria dell’allucinazione spiegherebbe infatti la mancata corrispondenza tra il materiale del romanzo, ambientato tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, e la scenografia del film, decisamente successiva. Il trailer si apre con Margot Robbie immersa nei suoi pensieri, tanto che qualcuno la richiama chiedendole: «Vi sentite bene?». In un altro passaggio, poi, vediamo una bambola con le esatte fattezze di Margot Robbie: potrebbero alludere al tema della fantasia e dell’immaginazione. Così come la citazione del romanzo che appare sullo schermo: «Drive me mad», cioé «Fammi impazzire».