Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
La fidanzata è un thriller psicologico che registra un’escalation assurda, degna di La guerra dei Roses: i piccoli screzi e dispetti si trasformano in sgarri, poi in cattiverie e infine in veri e propri atti di crudeltà e violenza (di cui uno tanto assurdo da risultare inverosimile). Nessuno dei personaggi inutili, piccoli e deboli che circondano le protagonisti sono in grado di fermarle. Le due donne sono figure opposte ma egualmente affascinanti: sono forti, intraprendenti, intelligenti, combattive, ambiziose. La loro rivalità, messi da parte l’ego, il classismo e i rispettivi traumi, avrebbe potuto sfociare in complicità. La fidanzata inizia con Everybody Wants to Rule the World dei Tears for Fears (ma cantata da Lorde) e finisce sulle note Sweet but Psycho di Ava Max a sottolineare come alla fine, la lotta di potere tra le contendenti sfoci nella follia. È nel finale, incentrato sul confronto diretto tra Laura e Cherry che, finalmente, lo spettatore può osservare dall’esterno il quadro della situazione, misurando oggettivamente la delirante ossessione della prima e l’ambiguità inquietante della seconda, entrambe il risultato di traumi mai superati.