sabato, Settembre 13, 2025

Come la morte di un rider ha fatto esplodere l'Indonesia, sui social e nelle strade

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

L’Indonesia è nel caos, scossa da proteste che infiammano il Paese asiatico da settimane. Le tensioni sociali ed economiche, covate per mesi a causa dell’aumento del costo della vita e di scelte governative impopolari, sono esplose in un’ondata di rabbia dopo un evento tragico. A guidare la protesta, infatti, è una generazione che ha compreso il potere delle piattaforme digitali. Per la Generazione Z indonesiana, strumenti come TikTok e Instagram non sono solo canali di intrattenimento, ma mezzi essenziali per la mobilitazione e la resistenza, trasformando il dolore in un’azione collettiva e in un tentativo di riconquistare i propri diritti.

La miccia è stata la morte del rider Affan Kurniawan

Le prime proteste sono iniziate a fine agosto, in risposta alle controverse decisioni del governo del presidente Prabowo Subianto, in particolare all’approvazione di indennità economiche ritenute eccessive per i parlamentari, in netto contrasto con le difficoltà della popolazione che negli ultimi mesi ha subito aumenti dei costi alimentari e dell’istruzione, licenziamenti di massa e tagli ai fondi centrali che hanno gravato sulle tasse locali. Dichiarazioni insensibili da parte di membri della Camera dei Rappresentanti hanno ulteriormente alimentato l’indignazione. Ma il punto di non ritorno è stato raggiunto con la morte del rider Affan Kurniawan, un lavoratore 21enne per l’azienda di consegna di cibo Gojek, investito da un veicolo della polizia durante un raduno il 28 agosto. Il video di quell’evento, catturato e diffuso in tempo reale sui social, ha trasformato l’indignazione locale in un’ondata di rabbia nazionale. Le immagini hanno mostrato una cruda realtà, diventando un potente catalizzatore per un movimento che chiedeva giustizia per Kurniawan e per un’intera categoria di cittadini che si ritengono ignorati dalla classe politica dirigente.

Il linguaggio della protesta su TikTok

La Gen Z indonesiana ha trasformato TikTok nel suo principale megafono. I giovani non si limitano a partecipare alle manifestazioni: le documentano, le narrano e le amplificano attraverso video che mescolano citizen journalism, giornalismo dal basso, denuncia sociale e creatività. I reel e i loop in tempo reale rappresentano una parte centrale di questa strategia: le dirette e i video brevi condivisi durante gli scontri con la polizia sono diventati la norma, permettendo di documentare eventi come l’incendio di un edificio parlamentare a Makassar, con il fumo che si alza in un’atmosfera di caos e protesta.

Questo tipo di contenuti ha permesso di aggirare la censura e di creare una narrazione alternativa a quella dei media statali, sebbene TikTok abbia sospeso temporaneamente la funzione di live streaming come “misura volontaria di sicurezza” per moderare i contenuti, una decisione criticata per aver limitato la documentazione in tempo reale e influenzato dibattiti su libertà di espressione e diritti digitali. Oltre a mostrare la rabbia, i video di TikTok vengono utilizzati per educare la popolazione: molti giovani creano infografiche animate che spiegano in modo semplice le ragioni delle proteste, le richieste del movimento – tra cui le 17+8 Demands formulate da attivisti e influencer online – e i diritti dei cittadini, contribuendo a diffondere consapevolezza su temi come la riforma della polizia e la riduzione delle indennità parlamentari.

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

Phica.eu e il gruppo Facebook Mia moglie, la politica italiana promette di agire. Ecco cos'hanno in mente i partiti

Secondo il capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Giustizia a Palazzo Madama, Gianni Berrino “la politica, la magistratura e...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img