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Il ministro del turismo Massimo Garavaglia
“Manca il personale, ma la disoccupazione è al 10%“. Questa è in sintesi l’analisi del ministro Garavaglia che parlando davanti ai sindacalisti della Cisl, ha aggiunto che bisogna “formare tantissime persone in poco tempo”. Per questo motivo ha stretto un patto con il ministro del lavoro Orlando per allargare al turismo il “Fondo nuove competenze”.
“Se la disoccupazione è così alta, ma non c’è personale – ha continuato – vuol dire che non funziona il mercato, e va trovata una soluzione a questo paradosso”. (Non so se sappia cosa significhi sul serio la parola paradosso. Ma tralasciamo). Il punto essenziale è un altro: formare i giovani al lavoro è una cosa buona, se poi i datori di lavoro (specialmente nel turismo) pagano una miseria, allora la formazione non serve a niente.
Il lavoratori come costo
Sarebbe opportuno che il ministro Garavaglia si riunisse con le imprese del turismo e le sproni a dare paghe e stipendi decenti a chiunque lavori. Attualmente il vero problema è questo: a fronte di molte ore di lavoro la retribuzione è ridicola. Basta aumentare il salario, basta dare al lavoro il suo giusto corrispettivo. E’ semplice, anche se le imprese non riescono ancora a capirlo, perché per loro i lavoratori sono solo costi.
Questa è la mentalità da combattere. Fare formazione e gettare i giovani formati in un sistema che non valorizza nulla della loro conoscenza e li paga poco non serve a niente.