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“In primo luogo, c’è una domanda molto forte per il tempo libero – ha sottolinea Andrew Nocella, executive vp e chief commercial officer di United, durante un intervento con gli investitori di JP Morgan – Le persone vogliono tornare a viaggiare, vogliono vedere i loro amici e familiari ma anche, ricominciare a viaggiare per affari”. Di fatto, la domanda business “è a circa il 70% (dei livelli del 2019)… Ci aspettiamo che il traffico aziendale continui a crescere sempre più vicino ai livelli pre-pandemia, con un altro passo avanti a cominciare dall’autunno”.
Per certo, il 2022 sarà impegnativo a causa degli alti prezzi del carburante e dell’incertezza sul futuro della pandemia Covid-19: “La piena ripresa di United è un po’ ritardata a causa di questi problemi, ma il 2022 è un anno di transizione e ora ci aspettiamo che lo sarà probabilmente fino al quarto trimestre, prima di passare a un contesto più stabile in cui ritornare ai numeri del 2019. Non sappiamo se ci sarà un’altra variante del Covid-19 o quanto sarà grave, ma guardando all’andamento passato, ogni nuova ondata della pandemia ha avuto un impatto sempre più contenuto sul business”. Nel frattempo, ha concluso il manager, “Continuiamo a rimanere cauti sulla capacità. Stiamo seguendo gli eventi geopolitici molto, molto attentamente, e prenderemo le decisioni giuste per il nostro network e per la nostra attività”.