giovedì, Luglio 3, 2025

Quanto vale Twitter ora che lo sta comprando Elon Musk

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Elon Musk acquista il 9,2% di Twitter e fa decollare il social network in borsa. Il miliardario statunitense ha sborsato quasi 3 miliardi di dollari per comprare 73,5 milioni di azioni della piattaforma facendo schizzare il titolo nel mercato azionario dove ha registrato fino ad un +26,3% nel corso della giornata di scambi di lunedì fino a sfiorare i 51,2 dollari per azione. Un investimento che aumenta (di molto) il valore di Twitter, non solo in termini azionari, ma anche come controvalore delle azioni degli investitori: dopo la spesa di Musk, il 100% delle azioni di Twitter valgono all’incirca 30 miliardi di dollari rendendolo uno dei social più costosi del momento.

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Twitter o un nuovo social?

Ma soprattutto scopre le carte del CEO di Tesla e SpaceX che potrebbe ora pensare ad una vera e propria scalata per la conquista del social. È già il maggiore azionista della compagnia, ma è facile ipotizzare che Musk possa puntare ad acquisire una quota vicina al 50% per assumere il controllo e avere più potere decisionale nel consiglio d’amministrazione. D’altronde, Musk è un assiduo frequentatore di Twitter da cui ha spesso tratto gioie e dolori – in particolar modo per la gestione fin troppo spumeggiante del profilo da parte di Musk, poi ripreso anche dalla SEC per battute e notizie su Tesla che hanno causato perdite in borsa per la compagnia automobilistica – pur criticandolo a più riprese. L’ultima, qualche giorno fa, quando aveva ipotizzato di lanciare un suo social network: «Visto che Twitter è una piazza pubblica, il fatto che non riesca ad aderire ai princìpi fondamentali della libertà di espressione è un pericolo per la democrazia», ha scritto il CEO di Tesla, lanciando un sondaggio in cui il 70% dei follower ha bocciato la gestione delle informazioni su Twitter.

La questione del pulsante modifica

Da lì, l’idea di creare qualcosa di nuovo per garantire «libertà di parola» a tutti in una sorta di agorà in formato 2.0. Un progetto che deve essersi scontrato con la mancanza di spazio per un’idea simile, perfino se ti chiami Elon Musk. Dev’essere stato per questo che il miliardario ha deciso di investire qualche spicciolo – si stima che il patrimonio di Musk superi i 267 miliardi di dollari – per guadagnarsi il titolo di avere più potere decisionale sul futuro del social. Non è un caso quindi che meno di 24 ore dopo l’annuncio, Musk abbia aperto un sondaggio per valutare l’ipotesi di mettere a disposizione degli utenti un pulsante “modifica” per i tweet pubblicati. Una via di mezzo tra il serio e il faceto (per il pesce d’aprile di quest’anno, Twitter aveva annunciato di essere al lavoro su un bottone simile) che però testimonia la volontà dell’uomo di affari di dare una bella strigliata all’ambiente social. E chissà che nel vulcano di idee di Elon Musk non ci sia anche la soluzione per raddrizzare il futuro dei social network, da tempo ottenebrati da odio, fake news e pubblicità dilagante che hanno rovinato i sogni espansivi di un tempo.

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