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Un balzo in avanti deciso rispetto a gennaio, anche se ancora sotto i livelli del 2019: la Iata fotografa così l’andamento dei viaggi in aereo durante il mese di febbraio, considerato l’impatto moderato al di fuori dell’Asia dei casi Omicron. E la guerra in Ucraina, iniziata verso fine mese (24 febbraio), non ha quindi avuto un grosso influsso sui livelli di traffico.
In totale quindi in febbraio il traffico complessivo è cresciuto del 115,9% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Si tratta di un miglioramento anche rispetto ai numeri di gennaio quando era stato registrato un aumento dell’83,1% rispetto a gennaio 2021. Tuttavia se il confronto è rapportato al febbraio 2019, il traffico aereo resta sempre in calo del 45,5%.
«La ripresa dei viaggi aerei sta prendendo forza a fronte della decisione dei governi di molti paesi di allentare le restrizioni sui viaggi – ha commentato Willie Walsh, direttore generale della Iata -. I paesi che continuano a cercare di mettere restrizioni contro il virus invece di gestirlo rischiano di mancare i gli enormi benefici economici che deriveranno da un ripristino delle connessioni internazionali».
