mercoledì, Settembre 10, 2025

Samantha Cristoforetti è partita verso la Stazione spaziale internazionale

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Non è casuale che nei suoi incontri con i media Cristoforetti abbia ribadito spesso il legame fra le attività in orbita e le potenziali ricadute terrestri. È anzi l’ennesima prova di come, fuori dalla retorica, anche Minerva contribuisca dallo spazio alla costruzione del nostro futuro, o almeno alla sua salvaguardia. “Spazio e sostenibilità si incrociano su due livelli. Uno è forse quello più ovvio: oggi abbiamo costellazioni artificiali che permettono un monitoraggio sempre più a maglia stretta del nostro Pianeta”. Il che si traduce in “un numero crescente di informazioni e parametri in grado di ottimizzare l’agricoltura, la gestione delle risorse idriche, l’organizzazione del traffico delle città e mille altre cose che ci permetteranno di diventare sempre più efficienti nell’utilizzo delle risorse terrestri”. 

“L’altro livello – ci aveva detto AstroSamantha – è costituito dagli spin-off, che comportano un’interazione e mutuo beneficio tra le tecnologie spaziali e quelle di ogni altro campo. Si tratta di tecnologie e servizi applicabili sia all’ambito spaziale che a una varietà sempre più ampia di settori più direttamente terrestri”.

Sono sottolineature, quelle dell’unica donna oggi in forze al corpo astronautico europeo, capaci di evocare un altro aspetto sempre più al centro del nuovo paradigma spaziale: la sua economia, con modelli e dinamiche diversi dal passato. “Abbiamo voluto fortemente la presenza di Samantha Cristoforetti nella missione Minerva” aveva non a caso evidenziato Giorgio Saccoccia, presidente dell’Asi, commentando la missione – la sua partecipazione rappresenta anche un driver per le attività spaziali italiane”. In questo senso, sebbene non ci siano conferme al momento di scrivere queste righe, non è secondario sia prevista un’attività extraveicolare di AstroSamantha, addestratasi in Russia per quella che sarebbe la prima space walk della storia per una europea.

È e sarebbe un’ulteriore conferma, un altro motivo per cui Minerva segna un momento cruciale per il settore.

Un momento che l’Italia dello spazio, dopo aver intercettato 4 miliardi di euro del Pnrr, non può permettersi di vivere da gregario: al Kennedy Space Center, poche ore prima che Cristoforetti partisse verso lo spazio, la Nasa ha rimosso dal Pad 39B lo Space Launch System e la capsula Orion, i mezzi che inaugureranno il programma lunare Artemis. Sono stati riportati i nel gigantesco Vertical Assembly Building, per risolvere alcuni problemi emersi durante i test effettuati a inizio mese

Salvo ulteriori ritardi, che invero vanno accumulandosi nel nuovo programma lunare statunitense, è previsto che Artemis I torni sulla rampa di lancio entro poche settimane. Per poi decollare, in estate, verso la Luna. Sarà un nuovo inizio.

Minerva e Cristoforetti ribadiscono che l’Europa e l’Italia puntano nella stessa direzione.

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