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C’è stato un tempo in cui marchi quali Woolrich, Filson, Blundstone, Spiewak, ma anche lo stesso Vans erano perlopiù sconosciuti a chi abitava in Italia e/o in Europa e magari non aveva mai fatto un viaggio Oltreoceano. Da Bologna, Giuseppe e la figlia Cristina Calori quel viaggio, invece, lo avevano fatto agli inizi degli anni Ottanta (1982) con una valigia vuota in partenza e carica al ritorno di brand statunitensi con una storia autentica da raccontare. La loro prima scoperta furono le scarpe Desert Sons, mocassini fatti a mano dai pellerossa, a Tucson, in Arizona.
I primi viaggi furono una continua scoperta, dalla fabbrica Van Doren in California, dove le scarpe Vans venivano vulcanizzate con caucciù pregiati in modo da garantire la maggiore aderenza possibile delle suole agli skateboard, ai parka creati per i lavoratori della Alaskan Pipeline, in grado di sopportare temperature estremamente rigide. Nasceva l’importazione di brand made in USA e allo stesso tempo nasceva WP Lavori in Corso di cui quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario, celebrato in occasione di Pitti Immagine Uomo. «Abbiamo deciso di aprire il nostro archivio per offrire la selezione della nostra ricerca, dove collezionismo, design e marchi sono stati raccolti in oltre 80.000 pezzi unici», racconta Cristina Calori, attuale presidente di WP. Negli anni la formula non è cambiata e la ricerca si è arricchita man mano di nuovi brand storici, mentre un focus particolare è sul progetto Baracuta, di cui WP ha acquisito la proprietà, e iniziato un importante percorso di sviluppo internazionale.