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Una volta indossate, la sensazione è particolare, anche per via del differenziale di 10 millimetri, ma sopratutto per la morbidezza che sembra eccessiva. In realtà con il passare dei passi e dei chilometri diventa una piacevole impressione. La sensazione è simile a quella provata su un divano nuovo, in cui le prime volte si “sprofonda”, ma è bene che sia così per poi mantenere la comodità sul lungo termine.
La reattività accelerando il passo e velocizzando i ritmi non è granché, ma non è questo il focus della Brooks Glycerin 20. La tomaia in tessuto Air Mesh ingegnerizzato è elastica senza essere eccessivamente morbida come succede in alcuni modelli della concorrenza, asseconda invece i movimenti e offre una discreta calzata.
Il grip della suola è forse migliorabile, sopratutto su superfici bagnate, ma nel complesso la Brooks Glycerin 20 è un’ottima scarpa da allenamento che promette d’accompagnare il runner per parecchi chilometri, all’azienda americana va anche il merito (se non ogni anno, quantomeno in maniera ciclica) d’innovare il settore con soluzioni inedite e spesso efficaci. Anche l’estetica e il feeling non passano inosservati, per chi ha bisogno di un supporto è disponibile anche la versione GTS che offre maggiore stabilità.