giovedì, Luglio 3, 2025

Bioetica, i nomi contro aborto ed eutanasia nel nuovo comitato nazionale

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Non che stupisca da parte di un governo conservatore, ma all’interno del nuovo comitato nazionale di bioetica ci sono alcune persone dichiaratamente contrarie all’aborto e all’eutanasia. Lo scorso 6 dicembre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha approvato il decreto di nomina dei nuovi membri, che resteranno in carica per i prossimi quattro anni.

Presidente è il professor Angelo Luigi Vescovi, docente di biologia cellulare alla Bicocca di Milano, ma anche direttore scientifico della Banca cellule staminali cerebrali umane dell’ospedale milanese di Niguarda, della Casa Sollievo Sofferenza di San Giovanni Rotondo, un istituto fondato da padre Pio, e dell’Istituto genetica umana Mendel di Roma. Vescovi ha guidato il comitato per il no alla droga legale, sorto in opposizione al referendum promosso dall’associazione Luca Coscioni ma bocciato dalla Corte costituzionale. In una recente intervista al quotidiano La Stampa, ha ribadito che “la vita inizia incontrovertibilmente all’atto del concepimento”.

Chi c’è nel comitato di bioetica:

  1. I contrari all’aborto
  2. Il tema del fine vita
  3. I compiti del comitato nazionale di bioetica

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I contrari all’aborto

La posizione di Vescovi sull’aborto non è isolata all’interno del nuovo comitato nazionale di bioetica. Per esempio nel 2018 Marco Ronco, professore emerito di Diritto penale all’Università di Padova, in occasione del 40simo anniversario dall’entrata in vigore della legge 194 che ha legalizzato l’aborto, propose di modificarne gli articoli 2 e 5. Si tratta di quelli che definiscono le attività dei consultori e che, secondo il neo vicepresidente del comitato di bioetica, andrebbero riscritti inserendo “disposizioni che assegnano alla consultazione una funzione realmente preventiva” dell’aborto. Che sia questo che Meloni intendeva quando diceva di non voler abolire la norma, ma di voler rafforzare le parti dedicate alla prevenzione?

Anche Maria Luisa Di Pietro, docente associata e direttrice del Centro ricerca e studi salute procreativa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e neo vicepresidente del comitato nazionale di bioetica, ha posizioni simili. Nei suoi saggi ha parlato dell’aborto come di una violazione del diritto alla vita del concepito e si è opposta al testamento biologico.

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