giovedì, Luglio 3, 2025

Silvio Berlusconi è morto

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

In questo momento, per la prima volta in modo pubblico, politica e magistratura intrecciano il cammino di Berlusconi. Il suo stratagemma viene infatti bloccato dalle magistrature di Torino, Pescara e Roma, che ne sequestrano gli impianti. Ma a salvarlo, interviene l’allora presidente del Consiglio, il socialista Bettino Craxi, con quello che è passato alla storia con il nome di decreto Berlusconi, approvato con voto di fiducia nel 1985.

Negli anni successivi, Berlusconi comprerà il Milan e la Mondadori e, con la legge Mammì del 1990, riuscirà a mantenere il controllo delle tre reti Mediaset senza incorrere in uno smembramento per violazione delle norme Antitrust. In cambio dovrà solamente rinunciare alla proprietà de Il Giornale, affidato al fratello Paolo.

Tangentopoli e la discesa in campo

Nel mentre l’Italia precipita in due altre crisi: Tangentopoli e la guerra con la mafia siciliana. Le inchieste sui finanziamenti illeciti dei partiti distruggono il sistema che aveva retto il paese per cinquant’anni, abbattendo senza esclusioni la credibilità del Partito comunista italiano, della Democrazia cristiana e del Partito socialista.

Durante questi anni tumultuosi, senza più poter contare sull’appoggio dei partiti a lui vicini e sul potere derivato dall’amicizia con Craxi, Berlusconi decide di scendere in campo. Sembra che il primo segnale della svolta da imprenditore a imprenditore politico sia arrivato il 23 novembre del 1993, quando dichiara pubblicamente che al ballottaggio per l’elezione del sindaco di Roma avrebbe voluto votare, senza dubbio, per Gianfranco Fini, il candidato del Movimento sociale italiano (Msi), partito postfascista.

Un mese dopo la dichiarazione di sostegno a Fini, riunisce ad Arcore i sui più vicini consiglieri: Fedele Confalonieri, Gianni Letta, Adriano Galliani e Marcello Dell’Utri. E in quel momento gli comunica la sua decisione di fondare un partito e candidarsi alle elezioni politiche che si sarebbero tenute pochi mesi dopo, nel marzo del 1994. Il 26 gennaio 1994, le reti Mediaset unificate trasmettono il famoso discorso l’Italia è il paese che amo che lancia la sua campagna elettorale.

La prima vittoria elettorale: 28 marzo 1994

Contro ogni previsione, il partito azienda di Berlusconi, Forza Italia, vince le elezioni con il 42,84% dei voti. Nasce il cinquantunesimo esecutivo della Repubblica italiana, il primo guidato da un imprenditore. Un successo dovuto, oltre che al pervasivo uso dei media, alla strana coalizione che lo vede allearsi, a nord, con la Lega di Umberto Bossi e, a sud, con Alleanza nazionale, il nuovo partito di Fini. La vittoria di Berlusconi porta in Italia la personalizzazione della politica, il leaderismo e le spinte centriste. L’appartenenza e l’ideologia che avevano guidato gli elettori al voto fino a quel momento quasi si dissolvono, sostituite dal voto di opinione.

Il primo governo Berlusconi

La prima esperienza da presidente del Consiglio dura solo due anni e per Berlusconi cominciano i guai giudiziari. Travolto da inchieste di corruzione della Guardia di finanza, storie di mafia, falso in bilancio, frodi fiscali e corruzione giudiziaria si dimette e, alle elezioni del 1996, viene sconfitto dalla sinistra, che porta Romano Prodi al governo.

Gli anni d’oro del berlusconismo

Nei successivi 15 anni, Berlusconi vincerà le elezioni altre tre volte, nel 2001, nel 2005 e nel 2008, diventando in assoluto la principale figura politica italiana nel paese e nel mondo. I suoi modi istrionici ed eccessivi lo porteranno a stringere forti amicizie con leader politici come Mu’ammar Gheddafi, dittatore libico, e Vladimir Putin, leader della Federazione russa. E, allo stesso tempo, a essere fortemente inviso ad altri politici, come la cancelliera tedesca Angela Merkel o l’ex parlamentare europeo Martin Schulz.

Il tramonto

L’ultimo governo di Berlusconi cade il 12 novembre del 2011, abbattuto dagli scandali che ormai hanno avvolto la figura dell’imprenditore e dalla crisi finanziaria ed economica. Ma questo fallimento non allontanerà Berlusconi dalla politica, che tornerà in Parlamento nel 2013, per poi arrivare al Parlamento europeo nel 2018 e, infine, essere rieletto come senatore nel 2022.

Al termine della sua carriera, Berlusconi è così stato per 4 volte presidente del Consiglio, parlamentare in 7 legislature e una volta eurodeputato. Un percorso segnato da oltre 30 procedimenti giudiziari contro di lui, il più delle volte caduti in prescrizione e solo qualche volta finiti con un’assoluzione. Queste montagne di inchieste hanno anche portato a una sola condanna, per frode fiscale, nel 2013, scontata con un anno di servizi sociali in una casa di riposo.

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

Il rapporto di Francesca Albanese, relatrice delle Nazioni Unite, accusa le big tech di sostenere l'occupazione di Israele

Secondo il rapporto stilato da Francesca Albanese, Microsoft e il consorzio Project Nimbus, abbiano continuato a fornire supporto a...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img