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Nella narrazione sono coinvolti i fratelli Miles (Hubert Point-Du Jour) e Lou (Jessica Allain), proprietari di un dojo, e i detective Kd (Mishel Prada) e Mayhew (Jeremy Bobb): tutti e quattro intuiscono che l’atmosfera locale e in particolare la criminalità cittadina sono in fermento come non accadeva da tempo. Al centro della serie c’è lo scontro tra Winston e la Gran tavola – l’inquietante circolo di assassini che si appoggia alla catena degli hotel Continental sparsi per il mondo per assicurarsi un rifugio sicuro; intorno a loro, una manciata di individui comuni e “reali” alieni al sottobosco insidioso che costituisce il mondo mitologico dei sicari. The Continental, come gli ultimi due capitolo di Wick, mette in scena una miriadi di villain nella forma di assassini pittoreschi e assetati di sangue, come l’Adjudicator con le fattezze dell’angelica modella irlandese Katie McGrath (Merlin, Supergirl) e la coppia di cecchini psicopatici Hansel (Mark Musashi) e Gretel (Marina Mazepa).
THE CONTINENTAL: FROM THE WORLD OF JOHN WICK — “Night 1” — Pictured: (l-r) Nhung Kate as Yen, Ben Robson as Frankie — (Photo by: Katalin Vermes/Starz Entertainment)Starz Entertainment
Per noi, la stella del nord di questo firmamento è Mel Gibson nei panni del supervillain Cormac, il direttore della filiale di New York. Come Frankie è in qualche modo l’analogo di Wick, Cormac lo è del Winston che abbiamo imparato ad apprezzare con le fattezze dell’attore inglese Ian McShane, ma senza lo spessore e la classe che aveva lo Scott cinematografico. Cormac O’Connor è un cattivo gretto, infame, sfruttatore, razzista e altre cose spoiler legate al personaggio interpretato da Ayomide Adegun di un giovane Charon (il concierge interpretato da Lance Reddick nei film di Wick). Il cattivo è dispensato con una performance attoriale esagerata, sopra le righe ed esplosiva dal grande Gibson, ormai da tempo invischiato in ruoli di serie B che Hollywood gli rifila dopo averlo “cancellato” ma che, per fortuna, sembra divertirsi molto a interpretare.