venerdì, Maggio 9, 2025

Galassie satelliti di Andromeda, puntano stranamente verso di noi e non si sa perché

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C’è qualcosa di misterioso nel modo in cui le galassie satelliti di Andromeda sono disposte nello spazio. Andromeda è la nostra “vicina di casa”: è una delle galassie più vicine alla Via Lattea e dista circa due milioni di anni luce da noi. Secondo uno studio pubblicato su Nature Astronomy, le sue galassie satelliti sono distribuite in modo altamente asimmetrico e “puntano” stranamente verso la Via Lattea. Ossia, invece che essere sparse in modo random attorno alla loro galassia ospite, come prevederebbe il modello cosmologico standard, circa l’80% di queste piccole galassie è concentrato da un unico lato di Andromeda, quello rivolto verso di noi.

Una probabilità bassissima

Secondo il modello cosmologico standard, le galassie più grandi si formano a partire dalla fusione di altre più piccole, e le galassie satelliti sono i “rimasugli” di questo caotico processo. Per la ricerca pubblicata su Nature Astronomy sono state prese in considerazione 37 galassie satelliti di Andromeda e dai risultati è emerso che tutte tranne una sono situate entro 107 gradi dalla linea che da Andromeda punta verso la Via Lattea, ovvero in una regione che costituisce solo il 64% dello spazio attorno alla galassia ospite.

A questo punto gli autori hanno utilizzato simulazioni cosmologiche, che consentono di tracciare l’evoluzione delle galassie (secondo le assunzioni del modello cosmologico standard) nel corso di lunghissimi archi di tempo, per paragonare la configurazione delle galassie satelliti di Andromeda con quella di altri sistemi simili. “Abbiamo scoperto che la distribuzione dei suoi satelliti è straordinariamente rara”, spiega Marcel Pawlowski, secondo autore dello studio e ricercatore presso il Leibniz Institute for Astrophysics di Potsdam (Germania). “Dobbiamo esaminare più di trecento sistemi simulati per trovarne uno che abbia un’asimmetria così estrema come quella osservata [nel caso di Andromeda, nda]”. Dai risultati delle simulazioni, infatti, sarebbe emerso che una distribuzione così asimmetrica ha una probabilità pari allo 0,3% di verificarsi in altri sistemi simili.

Cosa ci sfugge?

Ma c’è dell’altro. Non solo le galassie satelliti di Andromeda sono distribuite in modo asimmetrico, ma la metà di esse orbita su un unico piano: un’altra osservazione che non va troppo d’accordo con la configurazione casuale prevista dal modello cosmologico standard. Ma quindi, è la storia evolutiva di Andromeda ad essere peculiare, oppure è la nostra comprensione di come le galassie si formano ad avere delle falle o ad essere comunque incompleta? Al momento non abbiamo una risposta certa: “Attualmente – si legge nelle ultime righe dello studio –, nessun meccanismo di formazione conosciuto può spiegare l’asimmetria collettiva del sistema Andromeda”. Il prossimo passo sarà quindi quello di capire se sistemi simili esistono da qualche altra parte nell’Universo: la missione Euclid, per esempio, potrebbe fornire informazioni utili, dato che uno degli obiettivi principali è quello di mappare con precisione miliardi di galassie fino a 10 miliardi di anni luce di distanza.

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