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A supportare Gentili altre due novità: l’inviato in Honduras sarà Pierpaolo Pretelli, non nuovo ai reality e ai salotti televisivi, mentre ha fatto scalpore la scelta di Simona Ventura, prima conduttrice storica proprio dell’Isola fin dall’edizione originale su Rai 2 del 2003, sempre compianta nonostante le varie bravure dei suoi successori, di tornare però in qualche modo “declassata” a opinionista d’eccezione. Nessuna conosce i meccanismi e le dinamiche dell’Isola meglio di Ventura, ma sarà strano vederla non come padrona di casa ma come “spalla” (dopo essere già passata dal ruolo di naufraga nell’edizione 2016, anche quella esperienza non recepita benissimo dal pubblico). E c’è già chi spera che prima o poi si riprenda lo spazio che le spetta.
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Anche il cast è qualcosa su cui si punta per movimentare le acque e cercare di attirare gli occhi degli spettatori. Per la maggior parte si tratta del solito potpourri composto da ex di altri reality (Cristina Plevani vincitrice del primissimo Grande Fratello, Nunzio Stancampiano da Amici, Teresanna Pugliese da Uomini e donne e GF Vip), vecchie glorie (Patrizia Rossetti, Paolo Vallesi, Antonella Mosetti), qualche nome laterale (il comico Omar Fantini, gli attori Loredana Cannata e Mirko Frezza) e un po’ di conigli dal cilindro, come il cantante neomelodico Angelo Famao o la tennista Camila Giorgi. Fa già discutere la partecipazione di Chiara Balistreri, ventiduenne di Bologna vittima di violenza da parte dell’ex fidanzato, arrestato in Romania e ora in carcere.
Ma ancora più discutere faranno con tutta probabilità i concorrenti che sono confermati secondo molte fonti ma che non sono ancora stati annunciati ufficialmente: sulla spiaggia del reality dovrebbero sbarcare anche – tra gli altri – il figlio di Rocco Siffredi Lorenzo Tano, Alessia Fabiani, ma anche l’attrice e attivista transgender Carly Tommasini; allo stesso gioco dovrebbe partecipare anche Mario Adinolfi, “giornalista, politico, giocatore di poker e blogger italiano” dice Wikipedia again, fondatore del Popolo della famiglia, fiero oppositore di temi come diritto all’aborto e tutela della comunità LGBTQIA+. Difficile pensare che un tale mix non sia stato pensato per far scoppiare i litigi e le successive discussioni. Al novero dovrebbe aggiungersi anche un ulteriore concorrente: alcuni sostengono si tratterà di Dino Giarrusso, sceneggiatore ed ex inviato delle Iene passato tra le fila del Movimento 5 Stelle (non avrebbe però ancora firmato).
