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I rifugi anti-caldo sono diventati una realtà anche nelle principali città italiane, in cui le principali amministrazioni locali stanno completando le prime mappature di spazi pubblici dove cittadini e turisti possono trovare sollievo dalle ondate di calore estive. Questi rifugi, che comprendono biblioteche climatizzate, musei e parchi ombreggiati, rappresentano una strategia di adattamento climatico che si affianca ai piani antincendio boschivo coordinati a livello nazionale e attivi fino al 15 ottobre 2025. Le misure, implementate in un periodo di crescente pressione termica nelle aree urbane, coinvolgono 27 città monitorate dal Sistema operativo nazionale del Ministero della salute, che elabora quotidianamente bollettini sui livelli di rischio per la salute delle fasce più vulnerabili della popolazione.
La rete dei rifugi anti-caldo
Bologna ha inaugurato l’estate 2025 con l’attivazione di 15 rifugi climatici distribuiti tra biblioteche, musei e centri di quartiere, mentre Firenze ha completato la sua prima mappatura ufficiale di 44 spazi idonei, di cui 37 aree verdi ombreggiate per oltre il 70% della superficie e dotate di fontanelle per l’acqua fresca. La capitale toscana ha sviluppato anche una mappa geolocalizzata online che fornisce informazioni dettagliate sulle caratteristiche di ciascun rifugio, dalla percentuale di ombreggiatura alla presenza di aria condizionata. L’esperienza fiorentina segue il modello di Barcellona, che dal 2019 gestisce una rete di oltre 350 rifugi climatici garantendo che il 98% della popolazione abbia accesso a un “rifugio climatico” entro dieci minuti a piedi.
Roma sta ancora elaborando la sua mappa ufficiale, che sarà presentata nel 2026, ma può già contare su 42 biblioteche pubbliche e 35 parchi e ville storiche che fungono da rifugi naturali.
Mentre Milano dispone di 18 milioni di metri quadrati di verde pubblico e oltre 50 case dell’acqua che erogano gratuitamente acqua fresca nei parchi cittadini. Il capoluogo lombardo sta inoltre portando avanti un monitoraggio specifico per identificare la Mappa del rischio caldo, che individua le aree e i cittadini più esposti alle ondate di calore attraverso il progetto Resilienza Urbana.
Torino, riconosciuta tra le città più verdi d’Europa con 51 grandi parchi, ha attivato per l’estate 2025 l’apertura prolungata dei centri d’incontro climatizzati, alcuni a pagamento, e ha realizzato 5 nuove aree con giochi d’acqua dinamici distribuite nei parchi cittadini. L’amministrazione piemontese ha sviluppato queste strategie attraverso il Piano strategico dell’infrastruttura verde e il Piano di resilienza climatica, entrambi adottati nel 2022, che pongono le persone più fragili – anziani, malati cronici, bambini e donne in gravidanza – al centro delle politiche climatiche urbane.