giovedì, Luglio 3, 2025

Sempre più aeroporti puntano sulle torri di controllo virtuali

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L’aeroporto Fernec Liszt di Budapest sarà  gestito completamente in modo digitale e da remoto. La compagnia spagnola Indra si è aggiudicata a ottobre 2021 un appalto per la gestione di un sistema di torre di controllo remota (chiamato InNova) e ne ha recentemente iniziato l’installazione. La transizione completa avverrà nel 2024.  Il progetto verrà presentato da HungaroControl, il fornitore ungherese di servizi di navigazione, presso il World ATM Congress (il Congresso mondiale di gestione del traffico aereo), che si tiene dal 21 al 23 giugno a Madrid. 

Il CEO di HungaroControl Kornel Szepessy ha dichiarato che l’implementazione del sistema Indra sarà “un enorme passo avanti” nel raggiungimento degli obiettivi di innovazione dell’azienda. InNova è una soluzione completamente integrata – munita di display per la visualizzazione del traffico aereo e aeroportuale e di un sistema di pianificazione dei voli e dei controlli di sicurezza. Darà, in breve, la possibilità di condurre operazioni in diverse location a partire da un solo dispositivo. InNova era già in uso presso Avinor, un operatore pubblico di aeroporti civili in Norvegia, ed era stato validato con successo. La tecnologia di Indra era anche utilizzata in altri grandi hub mondiali, tra cui Pechino, Dubai e Heathrow a Londra. 

In Italia il primo sistema di torre di controllo remota è stato inaugurato la settimana scorsa a Brindisi ed è gestito da Enav, che prevede di adottarlo in quarantacinque aeroporti italiani nell’arco di otto anni. La torre virtuale di Enav è dotata di diciotto telecamere fisse e tredici monitor: la computer vision e l’intelligenza artificiale permettono il riconoscimento e il tracciamento dei veicoli con un elevato livello di precisione. La costruzione delle torri digitali è prevista dal piano strategico Future sky di Enav, lanciato a maggio 2021, che include investimenti fino al 2031 per un ammontare di oltre un miliardo di euro. 

Anche l’Unione Europea ha investito in modo massiccio sulle torri di controllo virtuali. Il progetto Remote Tower, finanziato grazie alla partnership pubblico-privata SESAR, unisce ventinove partner di diversi paesi del continente, tra cui anche l’italiana Leonardo – Finmeccanica. L’obiettivo di SESAR è quello di accelerare l’adozione delle soluzioni tecnologiche più all’avanguardia per aerei convenzionali, droni, taxi aerei e veicoli ad alta quota. 

Per i piloti e per i passeggeri, non cambierà praticamente nulla. Lo ha spiegato a Simple Flying Richard Hill, il direttore commerciale del City Airport di Londra: “Dal punto di vista di un pilota, non ci sarà assolutamente nulla di diverso dal parlare con una torre”. 

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