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Il vulcano Arsia Mons, con i suoi 20 chilometri di altezza, è uno dei più imponenti di Marte. Oggi lo possiamo osservare in uno scatto davvero particolare, che ne ritrae la cima mentre fa capolino da una spessa coltre di nubi poco prima dell’alba. Merito della fotocamera Themis (Thermal Emission Imaging System) caricata a bordo della sonda Mars Odyssey 2001 della Nasa. Quest’ultima orbita attorno al pianeta rosso da oltre vent’anni, ed è tra l’altro il satellite più longevo fra quelli che gravitano attorno a pianeti diversi dalla Terra. A diffondere l’immagine è un comunicato dell’agenzia spaziale statunitense.
Il gigantesco vulcano Arsia Mons
Il vulcano Arsia Mons fa parte, insieme ad altre due formazioni, delle cosiddette Montagne di Tharsis, spesso circondate da nubi di vapore acqueo ghiacciato, soprattutto nelle prime ore della mattina.
Anche se non è il più grande dei tre, Arsia Mons è un vero e proprio gigante, alto più del doppio del più imponente vulcano terrestre, Mauna Loa. L’altezza complessiva di quest’ultimo, considerando che poggia sul fondo dell’oceano, è infatti pari a circa nove chilometri.
Dei tre vulcani di Tharsis, Arsia Mons è quello situato più a sud, ed è anche il più “nuvoloso”. La cintura di nubi che lo caratterizza è particolarmente spessa nel periodo in cui Marte si trova più lontano dal Sole (afelio), e per questo è nota anche come cintura di nubi dell’afelio. Queste nuvole si formano quando l’aria, “scivolando” sui versanti del vulcano, si espande e poi improvvisamente si raffredda.
Fotografare Marte
Come anticipato, l’immagine del vulcano Arsia Mons è stata scattata dalla fotocamera Themis, che consente di ritrarre Marte sia nella luce visibile che nell’infrarosso. Questa è la quarta immagine ad alta quota dell’orizzonte marziano catturata da Themis.
Prima degli scatti, la sonda ruota di 90 gradi, assumendo così un’angolazione che consente di ritrarre gli strati di polvere e ghiaccio che formano le nuvole marziane. Inoltre, spiegano dalla Nasa, le quattro foto ottenute finora permettono di osservare i cambiamenti nel corso delle stagioni: “Stiamo osservando alcune differenze stagionali davvero significative in queste immagini dell’orizzonte”, spiega Michael Smith del Goddard Space Flight Center della Nasa a Greenbelt (Stati Uniti). “Ci stanno dando nuovi indizi su come l’atmosfera di Marte evolve nel tempo”.