«E’ l’anno più importante della nostra storia: l’avevo già annunciato quando abbiamo presentato l’accordo 2017 con il Touring Club Italiano ma ora, dati alla mano, lo confermo con grande soddisfazione» dichiara Marco Peci, direttore commerciale del Quality Group. Archiviato un già ottimo 2015, il segno più svetta su tutte le varianti 2016. I passeggeri sono aumentati del 15,2% e il Quality Group si conferma leader nelle vendite di viaggi da catalogo, di gruppo e individuali, con una forte crescita del tailor made. «La crescita è stata omogenea sino a settembre quando c’è stata una forte accelerazione che ci ha allontanato dalle previsioni con uno scarto in positivo del +3% dalle stime più recenti e del +10% per quanto messo a budget a inizio anno. I risultati più importanti provengono da Il Diamante e America World che hanno avuto crescite oltre il 25% grazie a destinazioni come Nord Europa, Africa Australe, Russia, Canada, Usa. Oltre alle nostre mete tradizionali c’è stata una forte crescita dei prodotti monografici dedicati al mare come l’oceano Indiano e i Caraibi – commenta Peci -. Vistoso invece il calo sul Brasile, per via delle Olimpiadi e per l’allarme zica a fronte però di un grande aumento di Cuba e del Centro America. Interessante la vendita dei nuovi prodotti di Europa World, come le Azzorre e la Macaronesia». Mistral Tour in aumento del +16%, con crescite soprattutto su Giappone, Sud-est asiatico e Perù mentre in leggera flessione le destinazioni del subcontinente indiano. Latitud Patagonia registra un +14% con un Cile e una Bolivia che decollano, così come Exotic Tour con + 22% e Discover Australia con +24%. Risultati importanti ottenuti grazie ad una ampia varietà di prodotto e una cura maniacale dei dettagli, frutto di un fortissimo impegno professionale, umano e tecnologico, ma soprattutto grazie alla fiducia ed alla grande capacità nel veicolare il nostro prodotto da parte degli agenti di viaggio. Siamo decisamente ottimisti, il 2017 si è infatti aperto con lo stesso trend positivo del 2016, ma siamo solo all’inizio» conclude Marco Peci.
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