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Roger Dow, presidente e ceo di US Travel Association
E’ un momento di grande preoccupazione per il mercato turistico americano che si appresta a vivere la propria più importante manifestazione annuale, il Pow Wow a Washington, da oggi al 7 giugno.
La U.S. Travel Association, attraverso il proprio presidente e ceo, Roger Dow, ha preso una posizione abbastanza dura riguardo alla proposta dei eliminare i fondi destinati a Brand Usa, l’agenzia di marketing turistico americano, dal budget federale proposto dal presidente Trump.
«Con tutto quello che sta succedendo – ha dichiarato Dow alla vigilia dell’Ipw di Washington – smantellare chi porta il marchio “Usa” sul mercato mondiale, significherebbe rinunciare a fette di mercato turistico nel peggior momento possibile. L’eliminazione di Brand Usa è sul tavolo, nonostante sia il segretario al Commercio, Ross, che il direttore del Bilancio, Mulvaney, abbiano precedentemente supportato l’organismo (istituito dopo l’approvazione del Tpa ndr).
La creazione di Brand Usa è stato uno sforzo bilaterale guidato proprio dal partito repubblicano, votato in maniera bipartisan da ambo le camere. Brand Usa è il motivo per cui lo scorso anno sono entrati 8.9 miliardi di dollari grazie al turismo, secondo gli studi effettuati da Oxford Economics, un “rate” di ritorno
d’ investimento “28 a 1”.
Brand Usa non è finanziato nemmeno con un penny dai contribuenti, ha contribuito a ridurre il deficit di 50 milioni e toglierlo dalla scena significherebbe rimettere voci in rosso. Il turismo rappresenta la seconda voce di esportazione e supporta 15 milioni di posti di lavoro e, francamente, fatichiamo tutti a capire il motivo che l’Amministrazione Trump ha per cancellare tutto questo dalla scena economica del nostro Paese».
