sabato, Luglio 27, 2024

Le 7 risposte da non dare a un recruiter durante un colloquio di lavoro

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In un periodo in cui il mercato del lavoro è diventato ancora più competitivo, avere specifiche soft skills risultano fondamentali per distinguersi dagli altri candidati, delle competenze chiave da sfruttare per distinguersi durante un colloquio di lavoroNextopp, recruiting agency che aiuta le persone a cercare e trovare un nuovo lavoro, insegna la giusta metodologia per ottimizzare le chance di essere assunti attraverso una piattaforma in cui gli esperti recruiter insegnano agli utenti tutti i passi per trovare lavoro: dalla selezione della posizione più giusta al proprio profilo, alla scrittura del curriculum fino alla presentazione della propria esperienza durante il colloquio. Proprio loro ci fanno conoscere le 7 risposte più bizzarre che a un recruiter capita di ricevere in fase di colloquio e quali, invece, fanno fare ai candidati una bella figura.

1.«Cosa si aspetta dal suo prossimo lavoro?»  

Riposta non valida: «Mi aspetto una crescita professionale». Una risposta di questo tipo non fornisce informazioni concrete in quanto la crescita professionale per qualcuno può significare gestire un team più numeroso, per altri occuparsi anche di vendita su mercati esteri oppure per altri ancora, lavorare con una nuova tecnologia.
Risposta Valida: «Dal mio futuro lavoro cerco una crescita professionale che mi dia la possibilità di gestire un team persone da formare, motivare e far crescere».

2.«Desidera cambiare lavoro in questo momento della sua vita?»

Riposta non valida: «No, non mi sono proposto io per l’offerta di lavoro, è stato lei a contattarmi per primo. Il recruiter così potrebbe però chiedersi perché il candidato ha accettato di venire a colloquio». 
Risposta valida: «Sì, sto proprio cercando un cambiamento professionale al momento e quando ricevuto la sua email ed ho letto la descrizione del lavoro, era molto entusiasta di venire da lei a colloquio».

3.«Che ruolo vorrebbe avere nella nostra azienda?»

Riposta non valida: «Vorrei prendere il ruolo del mio futuro responsabile!». Va benissimo essere ambiziosi però è sempre bene rispettare ruoli e gerarchie e soprattutto iniziare con il dimostrare prima le proprie capacità».
Risposta valida: «Mi piacerebbe ottenere il ruolo che mi state proponendo al momento e quando avrò dimostrato di ottenere i risultati che vi aspettate, crescere nella gerarchia dell’azienda e fare carriera». 

4.«Come si trova con i suoi colleghi?»

Riposta non valida: «Ha una domanda di riserva per caso?»- Meglio rimanere su toni professionali, per l’ironia ci sarà sicuramente spazio una volta entrati in azienda».  
Risposta valida: «Con i miei colleghi sono sempre riuscito a portare a termine le attività e ad ottenere i risultati prefissati anche se mi piacerebbe comprendessero meglio le responsabilità del mio lavoro come io mi sforzo sempre di fare nei loro confronti». 

5.«Pensa che la sua azienda le farà una controproposta quando saprà che vuole andarsene? Nel caso valuterebbe di accettarla?»

Riposta non valida: «Beh, se l’offerta dovesse essere più alta della vostra, la valuterò sicuramente». Anche se dovesse essere la verità, meglio tenere questa informazione per se stessi per evitare di apparire come professionisti che sono attenti esclusivamente al lato economico.
Risposta valida: «E’ probabile che riceva una contro offerta ma, se sono qui a colloquio con lei, è perché ho deciso di cambiare azienda e sono certo di voler valutare altro». 

6.«Come si troverebbe a lavorare con un responsabile più giovane di lei?»

Riposta non valida: «La mia esperienza precedente è stata con un responsabile più giovane e per questo ho deciso di cambiare lavoro». La competenza non si misura solo dal numero di anni di esperienza e, soprattutto, non sempre ciò che è accaduto in passato si riverificherà in futuro. Da tutti si può imparare ed è importante dimostrare di riuscire ad andare d’accordo con collaboratori di tutte le età».
Risposta valida: «La competenza non si misura solo dal numero di anni di esperienza e, soprattutto, non sempre ciò che è accaduto in passato si riverificherà in futuro. Da tutti si può imparare ed è importante dimostrare di riuscire ad andare d’accordo con collaboratori di tutte le età».

7. «Dove si vede tra 5 anni?»

Riposta non valida: «Vorrei andare a lavorare all’estero, avete per caso delle sedi fuori dall’Italia?». Se l’azienda per cui ti candidi non dovesse avere sedi estere, non solo il recruiter vedrà poco spazio per te nella sua azienda, ma capirà immediatamente che non ti sei informato sulla loro realtà: meglio evitare quindi domande che potrebbero farti apparire poco preparato.
Risposta valida: «Al momento vorrei cambiare per una azienda in cui stabilizzarmi ma allo stesso tempo non vorrei rimanere fermo e mi piacerebbe che un domani mi deste l’opportunità di gestire le vendite del sud Europa considerato che avete appena aperto nuovi sedi in quest’area».

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