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Sono stati assegnati 3,4 miliardi di euro del bando “Italia a 1 Giga” per portare Internet veloce a circa 7 milioni di indirizzi civici distribuiti su tutto il territorio italiano. La gara, prevista dalla Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga insieme a quelle per connettere le isole minori, le scuole e le strutture sanitarie e per promuovere lo sviluppo delle reti 5G, è finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Il bando partiva da una base d’asta di circa 3,6 miliardi di euro per le 14 aree geografiche aggiudicate (cosiddetti lotti). La gara ha consentito di ottenere un risparmio di oltre 260 milioni di euro per lo Stato, assegnando in totale circa 3,4 miliardi di euro. Di questi, circa 1,8 miliardi sono stati assegnati ad Open Fiber, che si è aggiudicata 8 lotti, e circa 1,6 miliardi a Tim, vincitrice dei restanti 6 lotti. I fondi pubblici andranno a finanziare fino al 70% degli investimenti che dovranno essere realizzati entro il 30 giugno 2026. I vincitori della gara completeranno gli investimenti con propri fondi, stimati in circa 1,5 miliardi di euro.
“Siamo molti soddisfatti delle azioni che abbiamo intrapreso per portare Internet veloce a tutto il Paese. Apprezziamo particolarmente il contributo di Open Fiber e Tim e l’impegno operativo e finanziario che hanno messo in questa importante iniziativa per l’Italia. Con i fondi del PNRR stiamo procedendo a passo spedito per consentire a tutti, nessuno escluso, di avere una connessione veloce e moderna. Dopo i 45 milioni per il collegamento delle isole minori, ora assegniamo circa 3,4 miliardi a tutti quei territori dove portare la fibra è più difficile, e presto concluderemo anche i bandi per connettere i presidi strategici del Paese, come scuole e strutture sanitarie e per favorire lo sviluppo del 5G” dichiara Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.
Gli aggiudicatari dovranno garantire a tutti gli operatori di mercato l’accesso all’ingrosso alle infrastrutture finanziate, sulla base di quanto stabilito dalle linee guida dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom). A Tim sono andate Sardegna, Abruzzo, Molise, Marche, Umbria, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Calabria, Basilicata. A Open Fiber Puglia, Toscana, Lazio, Sicilia, Emilia Romagna, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia.