sabato, Settembre 30, 2023

Lightyear – La vera storia di Buzz: verso l’infinito e oltre

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Avete presente il giocattolo preferito di Andy nel ‘95? Il suo vero eroe, accanto allo sceriffo Woody? Bene, questo è il suo film. Ritroviamo Buzz Lightyear nella sua comfort zone, lo spazio. Da bravo space ranger esplora nuovi territori insieme all’inseparabile collega e amica Alisha Hawthorne. Siamo di fronte a un personaggio nuovo in tutti i sensi, comandante moderna nera e omosessuale perfettamente in linea con quanto annunciato da Karey Burke, presidentessa dell’entertainment content della Disney, sulla presenza di gruppi considerati sottorappresentati nei film Disney (inutile che cerchiate, nulla ci è dato sapere dell’orientamento sessuale del maschio alpha bianco Buzz). 

Le prime cose che apprendiamo del Lightyear raccontato da Angus MacLane nello spin-off di Toy Story interamente dedicato a lui sono che senza tuta spaziale è, per usare termini tecnici, un figo pazzesco. Non a caso a doppiarlo in versione originale c’è Chris Evans, per tutti Captain America («Da grandissimo fan di Toy Story quale sono sempre stato per me è stato un onore e un piacere dare la mia voce al mitico Buzz», ha detto). Non solo, è un pilota che mira a battere ogni record di velocità supersonica alla Maverick di Top Gun e per questo ha una rara allergia al pilota automatico. Dà il suo meglio quando interagisce con le new entries, che non si limitano solo alla collega Hawthorne e alla sua progenie (vedrete), c’è soprattutto il personaggio-sorpresa, quello memorabile da cui sarà impossibile staccare gli occhi di dosso per tutto il film: il gatto-robot Sox, fornito in dotazione a Buzz per agevolarne la transizione emotiva e supportarlo nei momenti difficili. Sox lo farà, ma farà anche molto altro, regalando all’opera un mix esplosivo di tenerezza e umorismo. 

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