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Si chiama Fujian, dal nome della provincia cinese che scruta le coste di Taiwan, la terza e più moderna portaerei della Cina, appena varata a Shanghai. Un nome che risuona come un avvertimento o un monito alla comunità internazionale e al governo di Taipei, che Pechino sembra non voler più accettare di riconoscere come indipendente. Il varo del 17 giugno rappresenta un grande passo in avanti, avanti verso il completamento della grande flotta oceanica cinese, per la quale il Dragone intende realizzare altre tre moderne portaerei entro il 2035, avvicinandosi così a un dominio dei mari contrastato solo dagli Stati Uniti.
Fu lo stratega ateniese del quinto secolo avanti cristo Temistocle a dire “chi ha il dominio del mare ha il dominio di tutto”, una massima valida e da tenere a mente anche e soprattutto oggi. Lo stiamo riscoprendo osservando l’evolversi dell’invasione russa dell’Ucraina, con il Cremlino che ha messo in pericolo la sicurezza alimentare mondiale bloccando i porti del paese sul mar Nero. Inoltre, nel mondo moderno, avere una forte capacità offensiva e difensiva marittima, consente anche di mantenere il controllo dei grandi collegamenti transoceanici dai quali dipendono le connessioni di rete internazionali.
Oltre a essere la più importante, la guerra navale è la più difficile e costosa al mondo ed è pertanto difficile recuperare terreno una volta che una potenza si spinge in questa direzione, lasciando indietro le altre. A oggi, sono ancora gli Stati Uniti ad avere il dominio dei mari, forti di ben undici portaerei e molte tra le navi più potenti e moderne al mondo. Tuttavia negli ultimi due anni, almeno a livello numerico, la flotta di Pechino ha superato Washington di circa un centinaio di unità, andando a sfidare direttamente il primato statunitense.
Pertanto il varo della Fujian è un evento veramente degno di nota, dato che la Cina fino a questo momento possedeva solo due portaerei, di cui una acquistata di seconda mano dall’Ucraina nel 1998. Non che fosse un numero esiguo, per intenderci la Russia possiede solo una nave di questo tipo, mentre il Regno Unito ne possiede due, ma oggi, la Cina è diventata ufficialmente la seconda potenza mondiale per numero di portaerei, ampliando enormemente la sua capacità bellica.
La nave di tipo 003 con un dislocamento di circa 80mila tonnellate, riportano il quotidiano governativo cinese Global Times e l’agenzia internazionale Reuters, è la prima a essere equipaggiata con una catapulta elettromagnetica per il lancio degli aerei dal ponte, un metodo molto più veloce ed efficiente del vecchio sistema di lancio a vapore. Inoltre, è la prima nave di questo tipo costruita interamente in Cina, con materiali e tecnologie cinesi, a dimostrazione dell’indipendenza che il paese può esercitare in questo settore.