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Per la traccia di ambito storico è stato scelto il testo sulle leggi razziali, volute in Italia dal governo fascista a partire dal 1938, scritto dall’ex magistrato Gherardo Colombo e dalla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di concentramento nazifascista di Auschwitz. Il testo espone una profonda riflessione sull’odio all’interno della società e sul ruolo della legge di natura rispetto allo stato di diritto. Si tratta di un dialogo schietto e appassionato tra Segre e Colombo, in cui i due si interrogano sulle differenze tra giustizia e legalità, attraverso considerazioni e ricordi dei momenti più drammatici della vita sotto le leggi razziali fasciste. Ideate con l’obiettivo di rafforzare e istituzionalizzare una discriminazione razziale già fortemente presente nell’ideologia fascista, le leggi razziali sono state istituite per colpire direttamente le persone di origine ebraica e le popolazioni native dell’Africa, in particolare etiopi ed eritree, sottoposte al dominio coloniale fascista. Inoltre, anche se solo a partire dal 1940, le leggi razziali colpirono anche il popolo romaní, i cui membri vengono conosciuti anche come Rom o Sinti.
Oliver Sacks, infine, è stato un medico, chimico, psicologo, scrittore e accademico britannico, che si è occupato prevalentemente di neurologia. All’interno del libro Musicofilia, proposto alla prima prova di italiano, l’autore riflette sulle relazioni tra il cervello, l’apparato uditivo e le emozioni, interrogandosi sul potere che la musica riesce a esercitare sugli esseri umani. Nel dettaglio, secondo la descrizione data dall’editore Adelphi, l’autore nota quanto sia strano osservare “un’intera specie” fatta di miliardi di persone “ascoltare combinazioni di note prive di significato e giocare con esse”. Da questo presupposto, Sacks sottolinea come la “musicofilia”, sia presente negli esseri umani fin dalla prima infanzia e sia trasversale a tutte le culture.
Testo di attualità
Come argomenti di attualità sono stati scelti il testo sulle conseguenze della pandemia da coronavirus Perché una Costituzione della terra, dell’ex magistrato Luigi Ferrajoli, e un estratto del libro sulla comunicazione al tempo dei social Tienilo acceso. Posta. Commenta, condividi senza spegnere il cervello, dei linguisti Vera Gheno e Bruno Mastroianni.