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Il sushi è solo l’ultima frontiera di una tendenza ormai consolidata, che finalmente rivalorizza gli amari italiani con declinazioni inedite nei cocktail e in cucina da parte dei professionisti più coraggiosi. È il caso di Roberto Okabe, che al suo sushi creativo – «hardware giapponese, software brasiliano» – aggiunge ora la nota amara del Lucano Essenza nel milanese Finger’s Garden, in via Giovanni Keplero 2. Dove il giardino c’è, ovviamente, a rendere ancora più speciali serate a luci soffuse.
Tra i pochi fortunati ad aver assaggiato lo speciale menu di presentazione, giusto per introdurre il tema, citiamo: Tartare Finger’s (Tartare di pesce bianco, capasanta e gambero rosso di Mazara Del Vallo su letto di riso bianco servito con ponzu e caviale di soia marinato in Amaro Lucano Essenza), Sushi selection dello chef, Gindara Essenza (Merluzzo Nero dell’Alaska cotto al vapore con riduzione di Amaro Lucano Essenza, passion fruit e caviale di soia marinato in Amaro Lucano Essenza), Tiramisù Finger’s, selezione di Sakura Royal. Va detto che, nel caso, non troverete tutti questi piatti in carta. A parte il pregiato merluzzo nero dell’Alaska, tutto dipenderà via via dall’estro del momento. A fine pasto, però, il nuovo Lucano Essenza è una certezza.
Si tratta di una bottiglia speciale, che avvicina il mondo degli amari a quello dell’enologia. Un liquore completamente nuovo realizzato da Lucano 1894 con Amaro Anniversario, invecchiato per 12 mesi in antiche barrique già utilizzate per maturare una grappa nobile. Il sapore è unico, con aromi speziati di arancio amaro e noce moscata, la gradazione alcolica del 34 per cento. Il packaging ha una linea essenziale ed elegante, il cui colore ricorda l’acciaio corten, uno degli elementi materici simbolo del museo Essenza Lucano, lo spazio espositivo che racconta la storia del brand e da cui il nuovo amaro prende il nome.
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