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L’Irlanda, dopo due anni di chiusura dovuti alla pandemia, ha riaperto alle visite alcune delle attrazioni imperdibili dell’Isola. Tra le riaperture più significative c’è quella del centro visitatori di Céide Fields, uno dei monumenti dell’età della pietra più estesi al mondo, posizionato lungo la Wild Atlantic Way.
C’è poi la camera funeraria di Newgrange, il più antico osservatorio solare del mondo: nella contea di Meath, alla periferia di Dublino, si trova una delle aree archeologiche più spettacolari dell’isola. Più antica delle piramidi di Giza, questa necropoli risale al Neolitico ed è considerata un antico tempio di grande importanza astronomica, spirituale e cerimoniale.
Skellig Michael, l’ultimo rifugio di Luke Skywalker: nel sud-ovest dell’isola, nelle acque al largo della contea di Kerry, si trovano le due isole Skellig. La più grande è Skellig Michael, imponente piramide rocciosa che tocca i 220 metri di altitudine, dichiarata dal 1996 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e nota per essere stata l’ambientazione di alcuni episodi della saga di Star Wars. Dopo la chiusura per la pandemia, è di nuovo accessibile ai visitatori fino al 1° ottobre.
Uno dei simboli dell’Irlanda del Nord è il ponte di corda di Carrick-a-Rede, nella contea di Antrim. Costruito da pescatori nel 1755 è oggi una delle principali attrazioni turistiche dell’area a nord dell’Isola di Smeraldo, anche grazie al successo di Game of Thrones, a cui ha prestato la propria scenografica ed esile campata.
Un altro dei più importanti monumenti della storia irlandese che ha recentemente riaperto i battenti è la Martello Tower, nota anche come James Joyce Towe and Museum. Situata appena fuori dall’area prettamente urbana di Dublino, a Sandycove, è dedicata al famoso e importante scrittore irlandese.