mercoledì, Marzo 22, 2023

Federturismo: servono più stagionali extra Ue

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Aumentare gli ingressi previsti con il decreto flussi, fino a 100 mila per il solo turismo, e sburocratizzare gli adempimenti per le procedure relative a nulla osta e visti di soggiorno. E’ quando chiedono le associazioni datoriali dell’industria dei viaggi e dell’agricoltura, scottate da un’estate che ha visto le imprese dei due comparti stentare a reperire il personale adeguato alle proprie necessità. Lo rivela Il Sole 24 Ore che sottolinea come tali richieste, se esaudite, riporterebbero il numero d’ingressi ai livelli del 2006-2007, quando gli stessi decreti flussi prevedevano l’arrivo di 240-250 mila lavoratori all’anno. Poi la crisi economica degli anni successivi ha ridotto notevolmente tale cifra, che è tornata a crescere solo l’anno scorso, quando la norma contemplava poco meno di 70 mila ingressi, tra stagionali e non stagionali. Una quota già di per se insufficiente ma ulteriormente assottigliata dalle lentezze burocratiche, per cui a inizio giugno i nulla osta concessi per gli stagionali erano ancora sotto quota 5 mila e i visti di soggiorno appena 556. La situazione ha poi cominciato lentamente a sbloccarsi solo in estate.

Il problema, ha sottolineato la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli al quotidiano economico, è soprattutto trovare personale disposto a lavorare la sera e nei fine settimana. Tanto che molti hotel e ristoranti hanno sfruttato i propri spazi al 50%, proprio per carenza di lavoratori. Per il prossimo anno Federturismo chiede quindi oltre 100 mila ingressi, tempi veloci e un agile raccordo tra domanda e offerta. Già a maggio le imprese dovrebbero essere messe nelle condizioni di sapere su quante risorse potranno contare per l’estate. Alle richieste dell’industria dei viaggi si aggiungono inoltre quelle di Coldiretti, che anche in questo caso chiede almeno 100 mila stagionali.

Un decreto legge di giugno ad hoc (73/2022), per la verità, ha provato a muoversi nella direzione indicata dalle imprese, se non altro in termini di semplificazione, avendo provveduto a tagliare i tempi per nulla osta e visto, affidando inoltre alle organizzazioni datoriali più rappresentative, nonché ad avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro, la verifica del rispetto del contratto e della congruità della domanda. Una procedura prima effettuata dagli ispettorati del lavoro.

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