giovedì, Luglio 3, 2025

Meta è accusata di spiare gli utenti attraverso il browser di iOS

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Un gruppo di utenti ha accusato Meta di aver aggirato le misure di privacy del sistema operativo iOS. Una class-action contro l’azienda è stata presentata presso un tribunale californiano. I denuncianti sostengono che Facebook sia in grado di monitorare le attività degli utenti attraverso il suo browser in app (quello che permette di aprire i link senza uscire dall’applicazione).

La denuncia cita non solo la violazione delle policy di iOS ma anche quella delle leggi federali degli USA sulla privacy dei cittadini, in particolare del Wiretap Act. Quest’ultimo ha reso illegale il tracciamento delle comunicazioni elettroniche senza consenso.

Facebook sarebbe in grado di “iniettare” uno script Java nei siti visitati attraverso il browser interno, così da tracciare tutte le attività online, inclusi i testi digitati – e quindi anche le password. Meta respinge fermamente tutte le accuse.

Aveva fatto piuttosto scalpore il mese scorso un articolo del ricercatore Felix Krause, ripreso da molte testate, in cui sosteneva proprio che Instagram e Facebook tracciassero i movimenti degli utenti attraverso il browser in-app, senza il consenso dei soggetti. Il post del blog è citato nel documento di presentazione della class action. Le pratiche di monitoraggio, si legge ancora nel documento, non sono mai segnalate in modo trasparente, tramite pop-up o altri metodi.

L’anno scorso Apple aveva modificato in modo sostanziale le proprie regole di privacy, per impedire alle applicazioni di rilevare i comportamenti degli utenti su altri siti senza un consenso esplicito. La tecnica di Meta, secondo le accuse, sarebbe un modo di aggirare queste norme per continuare a raccogliere dati utili alle attività pubblicitarie. Meta ha detto che si aspetta una perdita di dieci milioni in ricavi pubblicitari nel 2022, come conseguenza dell’aggiornamento della privacy policy dell’azienda di Cupertino. 

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