Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
La musica binaurale viene spesso descritta online come in grado di aumentare la produttività, di migliorare la memoria e di aiutare a risolvere i disturbi del sonno. Ci sono molti video su TikTok e su YouTube, in particolare, in cui si dichiara con grande convinzione di trarre grossi benefici dal punto di vista cerebrale ed emotivo dall’ascolto di questa tipologia di musica coinvolgente e totalizzante, in grado – viene detto – di fare vagare il cervello. Quello che manca quasi del tutto sono, però, i riscontri scientifici.
La musica binaurale esiste da quasi due secoli
I toni binaurali sono stati definiti per la prima volta nel 1839 dal medico e direttore dell’Istituto di meteorologia prussiano Heinrich Wilhelm Dove. Si tratta di una musica che sarebbe in grado di ingannare il nostro cervello, facendo credere alle persone di trovarsi in uno spazio più ampio. I suoni presentano una frequenza inferiore a 1.500 Hz e una variazione massima di 30 Hz, per creare una sorta di interferenza con l’attività cerebrale. Proprio queste caratteristiche specifiche fanno sì che i suoni vengano percepiti come provenienti da più sorgenti distribuite nello spazio, a differenza della stragrande maggioranza dei brani musicali, che sono appunto mono-sorgente.
Per molte persone questa percezione ricorda quella degli spettacoli dal vivo, anche se la musica binaurale viene presentata come una combinazione di suoni ancora più immersiva, perché i punti di fuoriuscita del suono parrebbero distribuiti in tutto lo spazio circostante e non provenienti da pochi punti intorno al palco.
Il trend partito da TikTok
Su TikTok e su YouTube, nelle ultime settimane, sta spopolando la tendenza della cosiddetta musica 8d, che avrebbe un millantato effetto calmante per il cervello e che sarebbe un tipo di melodia molto simile alla più nota musica binaurale. Il fenomeno è nato in realtà già ai tempi del primo lockdown per il Covid-19, ossia nel marzo del 2020, quando la noia era spesso preponderante e le persone cercavano modi alternativi per divertirsi.
Sono soprattutto ragazzi giovani che – a distanza di oltre due anni – continuano a condividere video di se stessi con brani di questa categoria come sottofondo musicale. A suscitare interesse sono soprattutto le reazioni e le emozioni che i protagonisti dei video trasmettono attraverso la mimica facciale, come se fossero rapiti da queste melodie. “La musica binaurale riduce la mia ansia e mi abbassa lo stress”, “migliora la mia concentrazione”, “è un toccasana per il mio benessere”, “mi aiuta a rilassarmi e concentrarmi su ciò che mi interessa”: sono solo alcune delle frasi che si leggono e si ascoltano quotidianamente sui social e che invogliano gli spettatori a sperimentare a loro volta questa esperienza. Il tutto, ovviamente, basato sulla fiducia sulla parola e senza il supporto di reali dimostrazioni scientifiche.
Quanto c’è di vero?
Che la musica possa avere effetti sul nostro umore e produrre emozioni più o meno forti, non è certo una novità né una stranezza. Altrettanto innegabile è che la musica 8d permetta di vivere un’esperienza nuova e che può risultare affascinante: gli esperti parlano di una melodia che dà la sensazione di una fluttuazone da un orecchio all’altro, una sorta di musica olistica particolarmente piacevole da ascoltare.