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Per 25 anni i fan del film Titanic hanno invaso il web di discussioni su un punto focale dell’intera trama: Jack poteva salvarsi su quella benedetta zattera? L’oggetto del contendere riguarda proprio una delle scene finali del capolavoro di James Cameron, nella quale il personaggio interpretato da Leonardo DiCaprio si immola, lasciandosi sprofondare nelle acque gelide dell’oceano e lasciando l’amata Rose (Kate Winslet) da sola sulla tavola di legno di fortuna (per la precisione una porta del lussuoso transatlantico) sulla quale aveva trovato rifugio. In molti sostenevano che su quella zattera improvvisata ci fosse spazio anche per il povero ragazzo, mentre altri sono convinti che fosse l’unico epilogo possibile a una vicenda del genere. Nelle ultime ore, finalmente, è lo stesso regista però a fornire un nuovo punto di vista sul caso che tanto ha infiammato gli animi.
Già lo scorso dicembre, infatti, Cameron aveva dichiarato di aver fatto fare degli studi scientifici per ricostruire la dinamica della vicenda, dimostrando in modo oggettivo che quel pezzo di legno avrebbe sostenuto il peso della sola Kate, senza lasciare dunque speranza a Jack. I risultati di questi esperimenti saranno mostrati nel documentario di National Geographic intitolato Titanic: 25 Years Later With James Cameron In questo nuovo reportage, che debutterà negli Stati Uniti il 5 febbraio, il filmmaker ha fatto realizzare diverse prove, ricreando le situazioni concrete immaginate nella pellicola e arrivando a immergere due attori in acque gelide: in diversi test è risultato che le probabilità di sopravvivenza di Jack erano minime. Cameron arriva ad ammettere che ci sarebbe stato spazio sulla zattera, ma il peso di entrambi i corpi avrebbe spinto la tavola di legno sotto il livello dell’acqua e con essa le parti vitale dei corpi dei due innamorati, cosa che avrebbe accelerato la loro ipotermia.