Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Claude o ChatGPT? Nell’universo in moto perpetuo dell’intelligenza artificiale non c’è pace. E bastano poche settimane per rendere obsoleta una tecnologia che ci aveva lasciato a bocca aperta. Proprio quello che potrebbe succedere (il condizionale è d’obbligo) a ChatGPT, insediata da un nuovo, temibile, concorrente. Che non è Bard di Google.
Il suo nome è Claude, ed è un potente chatbot creato da Anthropic, società fondata da Dario e Daniela Amodei, due fratelli italo-americani di San Francisco, che hanno lavorato in OpenAI fino all’inizio del 2021. Il nuovo arrivato, che in realtà non è ancora arrivato in quanto disponibile solo su richiesta, ha sorprendenti capacità linguistiche e non solo, come abbiamo scoperto durante la nostra prova.
Claude vs ChatGPT: quale vince?
Il primo vantaggio di Claude, rispetto al rivale, è la possibilità di memorizzare nel prompt un maggior numero di token: 8000 contro i 4096 di ChatGPT. Questo significa, in soldoni, che potremo chiedergli di elaborare testi più lunghi (un token corrisponde in media a una parola, ndr). Ma c’è chi sostiene che Claude a pieno regime possa anche arrivare a gestire prompt di 100 mila token, in meno di un minuto. Se così fosse, un giorno, potremo dargli in pasto un libro e chiedergli di leggerlo (e riassumerlo) per noi. D’altro canto però, ChatGPT si presenta come sistema più strutturato, anche grazie allo sviluppo di plugin e interazioni col web che ne estendono le capacità. Ma ecco una sintesi delle differenze tra ChatGPT e Claude:
- Focus: ChatGPT è progettato principalmente come chatbot generale con molte funzionalità, mentre Claude si concentra sull’essere utile, innocuo e amichevole.
- Scrittura naturale e capacità di creare storie: Claude supera ChatGPT nella generazione di scrittura naturale. Le sue risposte sembrano più naturali e fluide. Se gli poniamo una questione di carattere personale, non è raro che Claude, esordisca nella risposta con espressioni come “Caro amico, da quanto mi racconti…“, per concludere con “Sentiti libero di aggiornarmi sui tuoi progressi“. Ed è anche più bravo nella stesura di testi comici.
- Attendibilità: entrambi i sistemi sono aggiornati al 2021, ma ChatGPT, nella versione pro, può andare sul web e risolvere il gap. Claude non ancora. Inoltre Claude ha un limite a cui fare attenzione, come spiegano gli stessi sviluppatori: “a volte ha allucinazioni o inventa informazioni e dettagli. A volte inserirà informazioni dalla sua memoria che non sono presenti in lunghi documenti con cui viene presentato quando vengono poste domande”.
- Trasparenza: Claude è migliore nel descrivere chiaramente le proprie capacità e limitazioni. ChatGPT ha più difficoltà a comunicare in modo coerente ciò che può e non può fare.
- Capacità tecniche: ChatGPT supera Claude in aree come generazione di codice, ragionamento matematico e calcolo, grazie alla sua maggiore scala di addestramento.
- Versioni: Sia Claude che ChatGPT sono disponibili in 2 versione versioni: ChatGPT-4 sta a Claude, come ChatGPT 3,5 sta a Claude Instant, una versione light e meno dispendiosa.
- Collaborazioni: Se ChatGPT ha in corso una serie di collaborazioni con decine di startup tecnologiche, come si evince dal suo plugin store, Claude per ora ne ha meno: tra le più importanti ci sono il motore di ricerca DuckDuckGO e Quora, che offerto Claude agli utenti attraverso Poe, la sua app di chat AI (e gli utenti intervistati hanno descritto le risposte di Claude come dettagliate e facilmente comprensibili). A proposito, se volete metterlo alla prova, prima che sia pubblico, il suggerimento è scaricare l’app Poe (gratuita per iPhone e Android).
Claude potrà davvero prendere il posto di ChatGPT?
In sintesi, Claude e ChatGPT hanno punti di forza diversi, con Claude focalizzato su maggiore capienza di informazioni e una scrittura più umana, e ChatGPT che ha un vantaggio in termini di portata tecnica e capacità. Dunque dipende dall’uso che ne facciamo: in questo momento, come AI generativa di testi, Claude sembra essere più efficace. E poi c’è la non trascurabile questione dei costi: ChatGPT a giorni potrebbe aumentare il prezzo degli abbonamenti, prevedendo non più uno ma due livelli pro. Le tariffe proposte da Claude (11 dollari per 1 milione di token), per ora, sembrano più concorrenziali. Ma se c’è una cosa che abbiamo imparato in questi primi mesi dell’avvento dei sistemi di AI generativa è che tutto può cambiare rapidamente. Saranno i prossimi mesi a dirci se ChatGPT ha trovato la sua nemesi.