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Su TikTok negli ultimi giorni fa molto parlare un film in uscita in questi giorni negli Stati Uniti, Sound of Freedom: scritto e diretto dal regista di origini messicane Alejandro Monteverde, il film segue la storia vera di Tim Ballard, un ex agente del governo federale americano che si trasforma in una specie di “vigilante” in missione per salvare i bambini colombiani dalle grinfie dello sfruttamento sessuale. Come si vede anche nella pellicola, nel 2013 Ballard ha fondato la Operation Underground Railroad, un’organizzazione no-profit che si occupa di individuare e smantellare reti di sfruttatori e pedofili, e anche di fornire assistenza ai giovani salvati dalle tratte. Il gruppo è nato proprio per via della frustrazione dello stesso Ballard che, avendo lavorato nell’ultima parte della sua carriera proprio sul turismo sessuale, aveva denunciato la mancanza di operazioni coordinate ed efficaci nello smantellare il fenomeno.
Nel film l’uomo è interpretato da Jim Caviezel, l’attore famoso per avere interpretato Gesù ne La passione di Cristo di Mel Gibson e poi per essere stato il protagonista della serie Person of Interest. Nel cast ci sono anche Mira Sorvino, che ne interpreta la moglie, e Bill Camp. Il film non è solo un racconto dell’impegno di Ballard sul tema, ma anche una specie di action movie che lo vede in prima linea nelle foreste sudamericane. Particolarmente apprezzata e promossa dai media americani più vicini ai repubblicani e alle idee di destra, questa produzione ha chiaramente un messaggio impostato sui valori cristiani: “I figli di Dio non sono in vendita”, si sente dire a un certo punto. Alcuni hanno visto nel messaggio del film anche una vicinanza alle teorie della cospirazione simili a QAnon (che tra le altre cose è ossessionata da una pizzeria di Washington D.C. che sarebbe la copertura di un circolo di pedofili ovviamente coperti e sostenuti dai politici liberali); lo stesso Ballard in passato è stato criticato per non avere mai preso ufficialmente le distanze dalle cospirazioni QAnon.
La stessa Operation Underground Railroad è stata criticata nel corso degli anni, anche da altri attivisti che si battono contro il traffico sessuale di minori, per i metodi sensazionalistici con cui si occupa dello smantellamento di queste organizzazioni criminali (coinvolgendo media e gli stessi donatori, però inesperti) e per l’approccio “arrogante, non etico e illegale” – parola dell’attivista Anne Gallagher. Controversie e critiche a parte, Sound of Freedom ha sicuramente il merito di parlare di un tema da cui spesso Hollywood si tiene lontana, ovvero lo sfruttamento dei minori: che lo faccia in modo effettistico e calcando la mano sulle scene d’azione piuttosto che soffermandosi sulle implicazioni etiche e sociali del tema.