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Tutto pronto per “Gen AI Personas”, il nuovo chatbot AI di Meta pensato per attirare l’attenzione del pubblico giovane e giovanissimo. Secondo quanto anticipato dal Wall Street Journal, infatti, al prossimo evento Meta Connect la compagnia presenterà un chatbot che interagirà con gli utenti assumendo l’aspetto di decine di personaggi diversi tra loro, così da rendere le conversazioni più ingaggianti e divertenti. Tra questi Bob the Robot, un personaggio ispirato a Bender di Futurama, che si autodefinisce un essere dotato di “intelletto superiore, spirito acuto e sarcasmo pungente”. Caratteristiche che fanno di lui un “robot impertinente”, attingendo “al tipo di umorismo farsesco che ha risonanza tra i giovani”, come ha riferito un dipendente di Meta al WSJ.
In ogni caso, la decisione di prendere Bender come modello non sembra convincere tutto, soprattutto considerando che Futurama è una produzione un po’ lontana dalla Gen Z, trattandosi di un programma andato in onda tra il 1999 e il 2003, quando i membri della generazione era ancora bambini. Scegliendo di utilizzare un personaggio di questo tipo per il suo chatbot AI, Meta rischia di mancare l’obiettivo di rivolgersi ai più giovani, adottando un linguaggio adatto a un pubblico più adulto. Fortunatamente Bob non sarà il solo personaggio del chatbot della compagnia. Al suo fianco, infatti, ci sarà anche “Alvin l’alieno”, un extraterrestre definito particolarmente curioso dagli stessi dipendenti di Meta, tanto da averli preoccupati che il bot fosse stato creato con il preciso scopo di raccogliere le informazioni personali degli utenti.
Al di là di tutto, l’obiettivo di Meta rimane quello di creare decine di chatbot AI divertenti per i giovani, offrendo agli influencer e alle celebrità del mondo della musica e dello spettacolo la possibilità di creare a propria immagine e somiglianza un chatbot che interagisca in autonomia con il pubblico. Una mossa giusta – questa sì! – per intercettare l’interesse dei più giovani. D’altronde, Meta non aveva molte altre opzioni per lanciare il suo nuovo prodotto. La competizione con OpenAI si fa sempre più incalzante e Snapchat ha già rilasciato un suo chatbot AI – seppur non ottenendo i risultati sperati -, pertanto la compagnia di Zuckerberg non poteva fare altro che creare qualcosa che le permettesse al tempo stesso di inserirsi nel panorama dell’intelligenza artificiale e di svecchiare il suo pubblico di riferimento.