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Il livello di allerta rispetto all’attività vulcanica dei Campi Flegrei resta sul giallo, contrariamente a quanto affermato dal ministro per la Protezione civile del governo Meloni, Nello Musumeci. A smentire le affermazioni allarmistiche dello scorso 31 ottobre è stato il presidente della commissione Grandi rischi, Eugenio Coccia, il quale ha spiegato come, a oggi, non ci siano elementi per affermare che l’allerta passerà sicuramente al livello successivo, cioè quello arancione.
“Ai Campi Flegrei ci sono elementi oggi per dire che l’allerta livello giallo diventerà sicuramente arancione? Non è così. Ci sono elementi per portare attenzione e intensificare la preparazione” a un eventuale salto di livello “questo ci è sembrato onesto dirlo”, ha detto Coccia durante la sua audizione presso la commissione Ambiente della Camera dei deputati. Un’importante rassicurazione che fa tirare un sospiro di sollievo ai residenti della zona.
La precisazione, su un argomento così delicato, è stata d’obbligo a causa di una scorretta interpretazione data proprio dal ministero guidato da Musumeci alle analisi della commissione Grandi Rischi e dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). In quell’occasione, infatti, la Protezione civile aveva diffuso un comunicato in cui Musumeci sosteneva il contrario di quanto spiegato da Coccia, cioè che il perdurare dell’attività vulcanica presso i Campi Flegrei avrebbe portato sicuramente all’innalzamento del livello di allarme.
La differenza può sembrare sottile, ma non lo è per il mezzo milione di residenti che abitano nella zona a rischio tra Napoli e Pozzuoli, che in caso di allerta arancione si troverebbero davanti all’imminente rischio di un’eruzione. Le parole del ministro avevano infatti fatto intendere un possibile aggravarsi o intensificarsi dell’attività vulcanica dei Campi Flegrei, dove però questo non è accaduto. Il tutto, per un semplice errore di comprensione del testo nella lettura delle analisi della commissione Grandi rischi, che esortava semplicemente a mantenere alto il livello di monitoraggio e preparazione e non prevedeva un prossimo aggravarsi del livello di allerta.
Come riporta Fanpage, sia il sindaco metropolitano di Napoli, Gaetano Manfredi, che quelli di Pozzuoli, Luigi Manzoni, e di Bacoli, Josi Gerardo della Ragione, hanno esortato tutti a prestare “molta attenzione ai termini usati per la comunicazione, tenendo conto degli effetti sulla popolazione e sull’economia dei Campi Flegrei”, a seguito delle parole di Musumeci dello scorso 31 ottobre.
