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Un ultimo giorno d’aprile da ricordare per Eli Lilly. La multinazionale farmaceutica statunitense ha infatti aumentato il 30 aprile le proprie previsioni sui ricavi annuali a quota 2 miliardi di dollari, grazie alla forte domanda e al costante aumento della produzione del suo trattamento dimagrante Zepbound e del connesso farmaco per il diabete Mounjaro. Una situazione che, come riporta l’agenzia Reuters, ha fatto anche alzare del 7% il valore delle sue azioni.
Pur aspettandosi una scarsa disponibilità dei farmaci nel breve periodo, la società di Indianapolis ritiene che la loro produzione nella seconda metà del 2024 possa aumentare significativamente. La crescita effettiva delle vendite per i trattamenti per la perdita del peso e per il diabete dipenderà infatti soprattutto da quanto l’azienda sarà in grado di produrre e spedire nel breve termine.
“La nostra massima priorità – ha detto alla Cnbc l’amministratore delegato di Eli Lilly David Ricks – è realizzare più prodotti e stiamo facendo tutto il possibile per farlo“. La società si sta muovendo in questo senso forte della domanda alle stelle di Zepbound e Mounjaro, che hanno portato il suo valore di mercato a superare quelli di Tesla e Walmart, sfondando quota 700 miliardi di dollari.
Per crescere ulteriormente sarà necessario aspettare almeno luglio, perché, come lo stesso Ricks ha avuto modo di affermare, la produzione di questo tipo di farmaci è un processo ad alta intensità di capitale, tecnicamente complesso e altamente regolamentato e, proprio in questo senso “stiamo facendo di tutto – ha spiegato – per produrre di più, ma il tempo di ritardo è significativo”.
Tra gennaio e marzo 2024 Zepbound ha registrato vendite pari a 517,4 milioni di dollari, contro aspettative che erano ferme a quota 418,20 milioni. Gli incassi relativi a Mounjaro sono invece saliti a 1,81 miliardi a fronte dei 568,5 milioni del 2023. Le stime erano tuttavia in questo caso più rosee (2,08 miliardi). Nel dettaglio, Eli Lilly prevede adesso per il 2024 ricavi compresi tra i 42,4 e i 43,6 miliardi, migliorando la forbice precedente, che si attestava tra i 40,4 e i 41,6 miliardi.