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Il 9 febbraio, giovedì, inizia il 67esimo Festival di Berlino, denominato ufficialmente Internationale Filmfestspiele Berlin. Fino al 19 febbraio l’orso bruno simbolo del festival (e della città) accompagnerà, metaforicamente, spettatori e accreditati tra le sale disseminate nella splendida Berlino.
Per chi non fosse soddisfatto da questa ampia e variegata offerta, c’è anche la retrospettiva che quest’anno la Berlinale dedica al film di genere fantascienza dal titolo Future Imperfect. Science, Fiction, Film, curata da Rainer Rother. Il tema prescelto è la rappresentazione di mondi immaginari in un futuro imperfetto con due focus, La società del futuro e Lo strano e l’Altro. Un totale di 27 lungometraggi tra passato e presente.
Mancano da segnalare le giurie. La competizione ufficiale sarà giudicata dal vecchio e sempre in gamba Paul Verhoeven, coadiuvato da Julia Jentsch, Diego Luna, Olafur Eliasson, Wang Quan’an, Maggie Gyllenhaal e Dora Bouchouche Fourati che decreteranno l’erede di Fuocoammare di Gianfranco Rosi, vincitore dell’Orso d’oro lo scorso anno. La giuria per la sezione cortometraggi è invece formata da Christina Jankowski, Kimberly Drew, Carlos Nunez, quella della sezione Glashutte Original Documentary Award è composta da Daniela Michel, Samir e Laura Poitras e infine i giurati del premio che decreta un nuovo cineasta appartenente a una nuova generazione, il GWFF Best First Feature Award, sono Jayro Bustamante, Clotilde Courau e Mahmoud Sabbagh.
Quest’anno è stata scelta Milena Canonero, un pezzo della storia del cinema dal punto di vista dei costumi e delle estetiche dei film, per l’assegnazione dell’Orso d’Oro alla carriera. Per l’occasione verrà proposta una retrospettiva di 10 film con cui l’artista ha collaborato come costumista.
Sopra tutti loro gli ultimi lavori alla macchina da presa di due maestri che senza dubbio metteranno in crisi la giuria e il pubblico. Il primo è Volker Schlöndorff con Return to Montauk, che parla di un amore passato che cerca un futuro con Stellan Skarsgard e Nina Hoss, e Aki Kaurismäki con The Other Side of Hope, che narra di un’amicizia, di un confronto e di una relazione tra un commesso viaggiatore finlandese e un rifugiato siriano in cerca di asilo politico a Helsinki.
– Innanzitutto l’Italia. L’unico film italiano presente alla Berlinale è Chiamami con il tuo nome di Luca Guadagnino che, dopo aver incantato il Sundace Film Festival, è stato inserito nella sezione Panorama. Poi c’è Alessandro Borghi che parteciperà a Shooting Star, la piattaforma che lancia giovani attori europei da cui, per intendersi, sono passati Daniel Craig e Rachel Weisz. Si segnala, inoltre, la presenza nel Mercato dei Film di Laura Bispuri, fortunata regista di Vergine giurata che a Berlino porta il suo nuovo film Daughter of Mine;
– A Berlino ci saranno Hugh Jackman con il film Logan e forse anche Patrick Stewart, il Professor X;
– Il cast più bello sembra essere quello di The Lost City of Z di James Gray (storia dell’esploratore che ha ispirato Indiana Jones), inserito tra i titoli di Berlinale Special Gala, con Armie Hammer, Charlie Hunnam, Sienna Miller e Robert Pattinson pronti a transitare sul red carpet;
– Tra le serie più intriganti inserite in Berlinale Special c’è SS-GB, su un investigatore privato alle prese con un’indagine di omicidio nell’Inghilterra occupata dai nazisti che hanno vinto la Seconda guerra mondiale. Nel cast, Sam Riley, Kate Bosworth e Aneurin Barnard. Occhio anche a Patriot, serie prodotta da Amazon Video;
– Tra gli attori più attesi, Catherine Deneuve con Sage femme, Richard Gere per The Dinner (film che richiama l’atmosfera di Carnage di Roman Polanski), Cillian Murphy con The Party, Gillian Anderson con Viceroy’s House, Teresa Palmer con Berlin Syndrome e Penélope Cruz con The Queen of Spain.
– Tra i documentari c’è I Am Not Your Negro, diretto da Raoul Peck e in lizza contro Fuocoammare di Gianfranco Rosi per il Miglior Documentario ai prossimi premi Oscar. La voce narrante è di Samuel L. Jackson.
Che inizi il Festival!
Di seguito il programma ufficiale delle sezioni principali del 67esimo Festival di Berlino.
Competition 2017
Ana, mon amour by Călin Peter Netzer (Romania / Germany / France)
Bamui haebyun-eoseo honja (On the Beach at Night Alone) by Hong Sangsoo (Republic of Korea – South Korea)
Beuys by Andres Veiel (Germany) – Documentary
Colo by Teresa Villaverde (Portugal / France)
The Dinner by Oren Moverman (USA)
Django by Etienne Comar (France) – First feature
El bar (The Bar) by Álex de la Iglesia (Spain) – Out of competition
Félicité by Alain Gomis (France / Senegal / Belgium / Germany / Lebanon)
Final Portrait by Stanley Tucci (United Kingdom / France) – Out of competition
Hao ji le (Have a Nice Day) by Liu Jian (People’s Republic of China) – Animation
Helle Nächte (Bright Nights) by Thomas Arslan (Germany / Norway)
Joaquim by Marcelo Gomes (Brazil / Portugal)
Logan by James Mangold (USA) – Out of competition
Mr. Long by Sabu (Japan / Hong Kong, China / Taiwan / Germany)
The Party by Sally Potter (United Kingdom)
Pokot (Spoor) by Agnieszka Holland (Poland / Germany / Czech Republic / Sweden / Slovakian Republic)
Return to Montauk by Volker Schlöndorff (France / Germany / Ireland)
Sage femme (Midwife) by Martin Provost (France / Belgium) – Out of competition
T2 Trainspotting by Danny Boyle (United Kingdom) – Out of competition
Teströl és lélekröl (On Body and Soul) by Ildikó Enyedi (Hungary)
Toivon tuolla puolen (The Other Side of Hope) by Aki Kaurismäki (Finland / Germany)
Una mujer fantástica (A Fantastic Woman) by Sebastián Lelio (Chile / USA / Germany / Spain)
Viceroy’s House by Gurinder Chadha (India / United Kingdom) – Out of competition
Wilde Maus (Wild Mouse) by Josef Hader (Austria) – First feature
Berlinale Special 2017
Acht Stunden sind kein Tag (Eight Hours Don’t Make A Day) by Rainer Werner Fassbinder (Federal Republic of Germany 1972) – TV series with 5 episodes
the bomb by Kevin Ford, Smriti Keshari, Eric Schlosser (USA) – Experimental film
Es war einmal in Deutschland… (Bye Bye Germany) by Sam Garbarski (Germany / Luxembourg / Belgium)
In Zeiten des abnehmenden Lichts (In Times of Fading Light) by Matti Geschonneck (Germany)
La libertad del diablo (Devil’s Freedom) by Everardo González (Mexico) – Documentary
La Reina de España (The Queen of Spain) by Fernando Trueba (Spain)
Le jeune Karl Marx (The Young Karl Marx) by Raoul Peck (France / Germany / Belgium)
The Lost City of Z by James Gray (USA)
Masaryk (A Prominent Patient) by Julius Ševčík (Czech Republic / Slovakian Republic)
Maudie by Aisling Walsh (Canada / Ireland)
Nema-ye nazdik (Close Up) by Abbas Kiarostami (Iran)
The Trial: The State of Russia vs Oleg Sentsov by Askold Kurov (Estonia / Poland / Czech Republic) – documentary
Últimos días en La Habana (Last Days in Havana) by Fernando Pérez (Cuba / Spain)
Berlinale Special Series
4 Blocks – Director: Marvin Kren (Germany)
Below The Surface – Creator / Director: Kasper Barfoed (Denmark / Germany)
Black Spot – Creator: Mathieu Missoffe – Director: Thierry Poiraud, Julien Despaux (France / Belgium)
Der gleiche Himmel (The Same Sky) – Creator: Paula Milne – Director: Oliver Hirschbiegel (Germany / Czech Republic)
Patriot – Creator: Steve Conrad (USA / Czech Republic)
SS-GB – Director: Philipp Kadelbach (United Kingdom)