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Dopo aver fatto tornare nel mondo della tecnologia l’entusiasmo per la VR e inventato Oculus Rift per poi vendere tutto a Facebook, Palmer Luckey è in procinto di lasciare l’azienda di Zuckerberg dopo un lungo periodo di silenzio. In una dichiarazione a UploadVR un portavoce di Facebook ha dichiarato che “Palmer ci mancherà molto, la sua eredità va ben oltre Oculus. Il suo spirito d’inventiva ha aiutato a far partire la rivoluzione VR e costruire un’industria. Gli siamo grati per tutto ciò che a fatto per Oculus e la VR e gli auguriamo il meglio“.
Dietro le note ufficiali però non è chiaro se Luckey sia stato allontanato o se ne sia andato da solo, perché negli ultimi tempi la sua presenza in Facebook era diventata fonte di un certo imbarazzo, tanto che di fatto era praticamente scomparso dalle cronache. Di certo non devono essere piaciuti il suo appoggio a un gruppo di propaganda via web pro-Trump o la causa persa contro Zenimax per 500 milioni di dollari, ma fino a poco tempo fa stava “attivamente lavorando a Oculus“, almeno secondo il suo socio Brendan Iribe.
Per ora Luckey non ha rilasciato dichiarazioni e non è chiaro cosa farà in futuro, di certo, nonostante le sue capacità inventive e imprenditoriali, la sua strada al momento sembra un po’ in salita dal punto di vista delle pubbliche relazioni.
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