sabato, Luglio 27, 2024

Il fondatore di Uber cacciato dall’azienda? È il destino di molti

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Quando si pensa a fondatori licenziati dalle aziende che hanno creato si pensa subito a Steve Jobs, ma la storia è piena di casi noti. Da BlackBerry/Lazaridis a Uber/Kalanick, eccone alcuni

Il fondatore e Ceo di Uber Travis Kalanick ha scelto l’aspettativa per ridare fiato all’azienda, negli ultimi mesi sotto attacco per diversi spiacevoli episodi che hanno messo a nudo diversi limiti all’interno della startup. Secondo il New York Times il cda vuole mandare un segnale forte all’azienda anche se, per il momento almeno, il periodo di riposo forzato viene ufficialmente ricondotto al lutto che ha colpito Kalanick, che ha perso la mamma in un incidente nautico a fine maggio; tuttavia, è più facile credere che sia riconducibile al momento poco felice di Uber, tra sentenze sfavorevoli, dispute legali e i conti che non tornano mai.

Non è il primo fondatore o cofondatore a essere messo alla porta — anche se in questo caso in modo temporaneo — dall’azienda che ha creato. Il caso più celebre è quello di Steve Jobs, licenziato da Apple nel 1985, perché in conflitto con le alte sfere dell’azienda che hanno visto in lui una mina vagante. Nel 1996, e questa è storia, Jobs ha ripreso in mano le redini di Cupertino, rendendola l’azienda che è oggi.

O almeno, quella che era fino alla sua morte.

La storia dei cofondatori disarcionati dai rispettivi cavalli è densamente popolata. Eccone alcuni.

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