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Altra cantante data tra le favorite dai bookmaker è la rappresentante svedese, Cornelia Jakobs, vincitrice del seguitissimo Melodifestivalen. La sua Hold Me Closer è l’espressione più pura del Nordic pop, fondendo anima vocale e base elettronica, quindi molto avvantaggiato nella competizione dell’Eurovision.
Svizzera: Marius Bear, Boys Do Cry
Dopo anno come musicista di strada, Marius Bear conquista il palco dell’Eurovision dopo essersi affermato in Svizzera come uno dei talenti emergenti più forti. Forza vocale e vulnerabilità tematica si uniscono in questo brano che sembra un inno (un po’ scontato?) contro la mascolinità tossica.
Ucraina: Kalush Orchestra, Stefania
Ultimi ma non ultimi. Il gruppo rap-folk ucraino dei Kalush Orchestra è forse il più favorito in questa edizione: da una parte per le ovvie suggestioni geopolitiche, poiché la loro vittoria fornirebbe un rivincita almeno simbolica a un paese devastato da una guerra ingiusta; dall’altra perché la loro proposta musicale, è un mix di catchy e tradizionale che all’Eurovision funziona sempre.