Questo articolo è stato pubblicato da questo sito


L’industria aeronautica ha tagliato troppi posti di lavoro durante la pandemia da Covid-19: è la conclusione cui è giunto Grant Shapps, ministro dei trasporti del Regno Unito, mentre nel Paese non si arrestano i disagi causati dalla cancellazione di un numero crescente di voli. La sola easyJet ha dichiarato di aver cancellato ieri circa 80 voli “a causa dell’attuale difficile contesto operativo (…) Siamo molto dispiaciuti e comprendiamo appieno i disagi che questo ha causato ai nostri passeggeri”, ha dichiarato la compagnia aerea, aggiungendo che avrebbe fatto tutto il possibile per far arrivare i passeggeri a destinazione.
Shapps ha sottolineato in un’intervista alla Bbc che la carenza di manodopera è alla base del caos voli, con il risultato che le compagnie aeree “hanno difficoltà a far salire a bordo le persone (…) Quando qualcuno ha acquistato un biglietto per un volo, ha tutto il diritto di aspettarsi che quel volo decolli, e non di scoprire che il volo è stato cancellato”.
Il ministro ha ricordato che il governo ha fornito 8 miliardi di sterline di sostegno al settore durante la pandemia, insieme al supporto per i licenziamenti, ma le compagnie aeree hanno “tagliato troppo” durante gli ultimi due anni di crisi.
Shapps ha inoltre suggerito un rimborso automatico per le vacanze cancellate, un sistema semplice da utilizzare e ha citato come esempio quello per i rimborsi dei ritardi per i viaggi in treno.
L’aeroporto di Gatwick ha reso noto che domenica sono state cancellate 52 partenze e 30 arrivi: non soltanto voli easyJet, ma anche British Airways, Wizz Air e Vueling.