mercoledì, Settembre 27, 2023

Secondo l'aeroporto di Francoforte il caos bagagli è causato dalle troppe valigie nere dei passeggeri

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Stefan Schulte, responsabile dell’aeroporto tedesco di Francoforte, ha dato la colpa del caos bagagli che si sta verificando negli aeroporti europei alle valigie nere dei passeggeri, affermando che sarebbe troppo difficile distinguerle l’una dall’altra. L’analisi del manager si è conclusa con il suggerimento ai passeggeri di acquistare bagagli più colorati, ma non affronta il problema della mancanza di personale a terra, causato dai licenziamenti operati durante la pandemia, e che ha privato il solo aeroporto di Francoforte di 3000 lavoratori e lavoratrici.

Non è la prima volta (e non sarà l’ultima) che una compagnia cerca di spostare sui clienti la responsabilità dei disagi e dei disservizi causati dalle proprie scelte commerciali e aziendali. Così, secondo le autorità aeroportuali di Francoforte, la presenza di circa 2000 bagagli bloccati nei loro magazzini, dipenderebbe proprio dai viaggiatori, perché molte persone viaggiano con valigie nere su ruote, il che rende molto difficile identificarle ha sostenuto al Guardian il portavoce della struttura, Thomas Kirner.

L’analisi omette il che, durante la pandemia, aeroporti e compagnie aeree hanno licenziato decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori, che non sono più stati reintegrati dopo l’uscita dall’emergenza. Questi tagli — sommati alla ripresa di un traffico aereo non più limitato dalle restrizioni sanitarie — hanno mandato in tilt il settore, incapace di tornare a gestire i flussi di passeggeri pre pandemici senza un piano di assunzioni strutturale.

Lo ha affermato anche Swissport, leader svizzero del settore dei servizi di assistenza a terra, che ha criticato i governi europei per non essere stati in grado di coordinare un piano di ripresa post coronavirus in grado di ripristinare i livelli di personale precedenti. “Dopo i massicci tagli di posti di lavoro, che erano assolutamente necessari in quel momento, ora c’è una mancanza di personale ovunque ha detto a Swissinfo Warwick Brady, amministratore delegato di Swissport. Per esempio, a Francoforte le autorità hanno reintegrato a oggi solo mille addetti a terra dei 4000 licenziati durante la pandemia, mentre il flusso dei passeggeri è tornato ai livelli precedenti all’emergenza sanitaria.

Una situazione a cui hanno fatto seguito numerosi scioperi del personale, che protestano per la riapertura delle assunzioni e per un miglioramento generale delle condizioni di lavoro, non certo per il colore delle valigie dei passeggeri. Infatti, dopo i licenziamenti, le lavoratrici e i lavoratori rimasti hanno dovuto affrontare nuove riduzioni dei salari, delle tutele e sono stati spesso costretti ad accettare condizioni di lavoro pericolose per la salute.

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